E’un albo la cui narrazione esprime l’idea che ognuno deve trovare il suo pendant per intessere rapporti produttivi e superare la malinconia della solitudine.
L’Omino breve è un essere dalle dimensioni ridottissime (ricorda il celebre Tobia di Timothée De Fombelle) in un mondo per lui di giganti, sicchè per superare l’emarginazione si mette in viaggio per la città col doppio obiettivo di essere visto e di intessere relazioni umane. Dopo aver attraversato un mondo frenetico di biciclette, camion, scooter, di giganti e piccoli giganti, e rimasto trasparente perché ognuno preso dalle proprie attività, ritorna indietro e trova casualmente dei “Fugnetti”, un neologismo per significare esseri di qualche centimetro, i cui limiti nella statura sono superati vivendo «tutti insieme, ed è questa la loro forza».
Un racconto per bambini che trasmette almeno due sentimenti positivi; il primo è quello che bisogna essere impavidi nell’intraprendere un viaggio che migliori la condizione esistenziale; il secondo è che i limiti individuali sono superati stando insieme, in un consorzio, unendo le energie di ognuno.
Un albo da leggere, dunque, perché infonde uno spirito di intraprendenza contrario al piangersi addosso, ed esalta il piacere dell’amicizia.
Ad arricchire il testo ci pensano, poi, le illustrazioni a tutta pagina di Sergio Masala dalla forte ascendenza luzzatiana per forma ed espressività.
Cosimo Rodia