La Piazza chiude, con un bilancio estremamente positivo e grandi aspettative. Nella giornata finale della tredicesima edizione di Agorà Design, infatti, si tirano le somme della manifestazione tenutasi al Palazzo Baronale di Martano – organizzata da questa edizione da Sprech Group – e già si guarda al futuro.
Le cifre. Cinquecentosettanta gli addetti ai lavori che hanno preso parte agli incontri organizzati durante l’iniziativa; oltre 5mila i visitatori (il 75 per cento dei quali operatori di settore) che hanno affollato le sale antiche del Palazzo Baronale di Martano, allestite con i pezzi di design e le tavole dei progetti indoor e outdoor che hanno partecipato alle due sezioni – Living e Garden – del concorso di quest’anno, con 120 progetti provenienti da ben diciassette regioni d’Italia e dall’estero, che hanno visto impegnati oltre 250 tra architetti e designer.
Grande la soddisfazione in casa Sprech, dove il patron Pasquale Rescio mette l’accento sugli ospiti di caratura internazionale intervenuti alla rassegna, che hanno espresso grande apprezzamento per la stessa; “Un risultato che ci fa ben sperare e ci dà la forza per andare avanti e pensare già al futuro. Anche perché molte aziende salentine hanno apprezzato questo nuovo approccio con il design e ci hanno assicurato la loro disponibilità per far crescere nei prossimi anni la rassegna”.
Soddisfatto anche il sindaco Fabio Tarantino: “Il paese ha ospitato con entusiasmo tutti i professionisti e gli addetti ai lavori approdati a Martano per la rassegna, momento di studio e approfondimento e luogo privilegiato di formazione per i giovani. Ringraziamo Sprech per la forza economica e organizzativa che ha dato vita alla rassegna e diamo appuntamento a tutti per il prossimo anno, magari con risultati ancor più notevoli”.
Rocco De Matteis, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Lecce: “Siamo un territorio che non ha un ambito accademico con cui confrontarsi quotidianamente, e la ricerca è tutta all’interno delle nostre capacità di rapportarci tra noi trasformatori del territorio. Ben vengano quindi queste occasioni che consentono un interscambio virtuoso tra mondo della formazione, delle idee e della politica; dobbiamo aggrapparci ad esse come dovere nei confronti della nostra categoria, ma anche in nome della collaborazione con i portatori di interessi e con il mondo della produzione, delle aziende e degli enti”.
I progetti segnalati dalle due commissioni andranno adesso al Made Expo di Milano, in esposizione nell’area Agorà di Sprech Group, oltre ad essere inseriti insieme a tutti gli altri partecipanti alle due sezioni di concorso nel catalogo che sintetizzerà l’esperienza Agorà Design di questa edizione.
Ancora stamattina la premiazione della sezione Imbottiti, che ha visto il progetto Lares di Manrico Freda premiato con 2mila euro messi a disposizione dall’azienda dei Fratelli Giovanardi di Villimpenta (Mantova), che ha donato anche i tessuti con cui sono stati realizzati i prototipi. Il Made in Italy è infatti sempre fortemente attrattivo nel mondo, soprattutto sui mercati emergenti del Pacifico – spiega Carlo Giovanardi – “ma spesso noi sottovalutiamo questo appeal dell’Italia che produce”. Segnalati per il Made Expo – nella categoria Living – “Hexa”, tenso-seduta di Libero Rutilo e Samuel Fournier di Milano; “Nido” di Andrea Surdo, Galatina; “Olivia” di Nicola d’Apollo, Mozzate (Como); “Sammartino e Ollio” di Lorenzo Gemma, Sogliano Cavour.
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