Tra qualche giorno sarà Natale, una festività che ogni anno ci riporta nella dimensione del mito e del rito cristiano. Alla luce e con la consapevolezza di recenti atti di terrorismo che hanno colpito il cuore dell’Europa, la redazione ha accolto la riflessione molto attuale e pertinente di un artista sull’ultima tragedia.
“Per me questo non sarà Natale né Capodanno. Per chi ha la bontà di leggere i miei pensieri e stati d’animo, avrà capito un po come vedo questo brutto periodo per l’umanità. Continuare a fare finta di nulla rintanandosi nella più bieca ipocrisia, è ormai un vezzo molto italiano. Non invidio chi vuole fare finta che sia sempre lo stesso periodo festivo. Oltre a ciò che è accaduto a Berlino, ci sarebbe da dire e riflettere molto per capire sino a che degrado i falsi politici ci hanno portato. In Italia gli pseudo partiti continuano ad accusarsi di collusioni, corruzione giusto per fare cadere qualcuno. In Europa si è falsamente tentata la integrazione fra diverse etnie mentre in realtà, la vera ragione sta in uno sporco affare di soldi. In Italia, forse, ci si sta accorgendo che il buonismo sia stato adottato verso le persone sbagliate e non verso chi ha realmente bisogno di aiuto. Anche in Italia tanti soldi guadagnati su qualcosa di molto oscuro. No, per me non è Natale e non sta nulla da festeggiare. Forse si dovrebbe chiamare questo periodo in un altro modo. Il periodo della riflessione e del risveglio delle coscienze. La vera umanità, il vero altruismo sono valori che non possono essere inquinati da ciò che accade da diverso tempo. Inutile additare qualcuno, ormai sono quasi tutti collusi e, forse, l’unica cosa che si può fare è dare una mano a chi ne ha realmente bisogno sapendone i motivi. Questo non sarà Natale. Per me non sta nulla da festeggiare!”…di Massimiliano Monopoli, docente di viola al Conservatorio Paisiello di Taranto.
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