È l’ultimo giorno di Scuola formazione docenti sul PENSIERO ECONOMICO CONTEMPORANEO legato alla Economia Civile e alla scuola degli Illuministi Napoletani, corso voluto fortemente dall’AMEC e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore.
La scuola ha aperto le sue porte ai corsisti il 7 Settembre 2016, presso Casa San Paolo a Martina Franca (Ta) per chiudere con un arrivederci gli incontri il 9 Settembre. Tanti i docenti che si sono passati il testimone in questi giorni di studio: Leonardo Becchetti, Luigino Bruni, Luca Raffaele, Daniele Nuzzi, Simona Internò, e tanti i dirigenti e docenti che hanno offerto la loro testimonianza.
Da sottolineare la lectio del professor Luigino Bruni il quale è entrato nel vivo della questione sin dai primi minuti di lezione dal titolo: Il paradigma dell’Economia civile, scuola del “noi” per un nuovo progetto di futuro. “Cari docenti vi offro subito un esempio di unità didattica da elaborare insieme ai vostri alunni. Io parto dalle parole di Isaia, ma voi potete partire da qualsiasi citazione e da qualsiasi pensiero, che siano legati chiaramente a valori come la fraternità, il dono, la reciprocità. Ciò che è importante è fare bene quello che si fa, spenderci del tempo, prendere tutto il tempo possibile.
Si può anche lavorare partendo dalla cultura del cibo, dei piatti tipici. Quello che è avvenuto nei giorni del terremoto in Abruzzo, Marche, Umbria non è un fatto da poco: aiutare scavando con le mani, riportare alla vita uomini donne bambini da parte di migliaia di volontari ha fatto il giro del mondo, ha commosso il mondo. Riportare alla vita una città come Amatrice facendo riemergere i suoi odori e sapori è anche un fatto importante, è quel senso di appartenenza del paese e delle sue tradizioni di pavesiana memoria che spicca da questa esigenza. Adam e Adamà in ebraico hanno la stessa radice che significa “terra” come anche le parole Latine di homo e humus. L’uomo e la sua terra, oppure l’uomo è la sua terra. La storia dell’umanità si scrive nel significato delle parole stesse, sulle pietre delle cattedrali, sui prodotti della terra. Questa è l’amatriciana per Amatrice.
Una città non è mai distrutta se resiste un suo odore e sapore, una sua caratteristica, una sua officina. Si pensi ai testi biblici: non è un caso che l’uomo incontri Dio mentre lavora (mentre pascola il bestiame, ad esempio).
Il professore si sofferma sull’importanza del lavoro che si identifica con l’uomo e la sua dignità. È per questo che alcuni docenti hanno interrotto la lezione affermando che “il Sud è in ginocchio proprio perché è il lavoro che viene attaccato, mortificato, abbattuto. Sì, la parola giusta è abbattere. In questi giorni, proprio nel momento in cui gli agricoltori dovevano raccogliere l’uva, molti vigneti sono stati abbattuti. Chi vuole questo? Cosa c’è dietro? È chiaro che con queste premesse il Sud non può ripartire”. E il professore: “fate rete, denunciate queste cose, non fingete di non aver visto, in questo modo si diventa conniventi di un mondo criminale. Associatevi a Libera ad esempio, che da anni si occupa di legalità e lotta contro qualsiasi atteggiamento mafioso, non siate inerti alle ingiustizie. Non pensate che quello che è successo ad un contadino non vi stia a cuore. La ferita di un vigneto abbattuto è la ferita di tutti. Fate gruppo”.
Se si pensa che la lezione è partita dalle parole di Isaia per arrivare a parlare di dignità, antimafia, fraternità, si comprende, e lo comprendiamo dalla lectio magistralis del professore, che l’importante non è da dove partire e con quale autore, per poter insegnare agli alunni i concetti della Economia Civile, ma avere come punto di riferimento i valori che vogliamo impolpare intorno ai muscoli della fraternitè ed egalitè.
Lo zainetto da trekking del prof lo aspetta all’uscio della porta, a fine giornata. Pronto per una nuova avventura all’insegna del “Noi”.
Elena Manigrasso
Giornale Armonia Registrato al Tribunale di (Ta) N. 638 del 23/11/2004