Comunicato Stampa
In riferimento alle voci circolanti riguardo l’ampliamento del complesso “Auchan” di Taranto, sento il
dovere di entrare nel merito della questione, al fine di fare chiarezza sulla stessa. Parto dalla doverosa precisazione che l’ampliamento non si tratta, in realtà, di “raddoppio” ma riguarderà
l’aumento del 20% della galleria e non dell’ipermercato, con un investimento di oltre 10 milioni di euro da
parte di Auchan favorendo, dunque, sul nostro territorio, opportunità di nuove aperture di piccole imprese
all’interno dei locali disponibili in galleria, aperture che potenzialmente garantiranno centinaia di possibilità
occupazionali per giovani (e meno giovani) da collocare nel mercato del lavoro, che andrebbero a sommarsi
ai già circa 700 occupati impegnati, ad oggi, nell’intera struttura Auchan, presente ormai da 20 anni sul
territorio. E’ opportuno sottolineare come, in un momento storico in cui ormai vediamo solo piccole e grandi aziende
chiudere o abbandonare i confini nazionali (vedi FIAT), risulta lodevole la scelta di investimento da parte di
una grande azienda come Auchan che, conta 20.000 dipendenti, e continua ad investire nel tarantino creando
così occupazione. Successivamente ad un’analisi attenta di dati è doveroso, tra l’altro, ricordare che nella sola città di Taranto, negli ultimi cinque anni, si sono perse 1300 aziende e la colpa non è da addebitare all’azienda Auchan, la
situazione infatti è, e resta difficile nell’Italia intera, a causa delle difficoltà di accesso al credito bancario, la
troppa e lunga burocrazia e la pesante tassazione governativa centrale e locale. Alla registrazione di questi dati negativi hanno, indubbiamente, contribuito le pubbliche amministrazioni
locali che poco e male hanno fatto per mettere in campo politiche economiche corrette e, ancor meno, quelle
politiche organiche di valorizzazione della rete commerciale finalizzate a promuovere l’insediamento di
nuove attività e la riqualificazione delle esistenti con interventi strutturali; è mancata del tutto una visione
lungimirante del territorio, una cabina di regia che fosse in grado di ottimizzare la funzione economica e
sociale delle aree urbane del commercio. Nel contesto socio-economico del nostro territorio, dunque, l’ampliamento della galleria Auchan di Taranto, andrebbe inteso come un’opportunità da cogliere per i nostri concittadini, senza far sterili ed inutili
polemiche politiche, escludendo i colori di appartenenza, credo sia giusto guardare nella stessa direzione alla
volta di un rilancio occupazionale. Oggi dunque bisognerebbe essere grati, e non ingrati, a chi investe, ricordando che le aziende tutte, coloro i
quali si impegnano per lo sviluppo economico andrebbero aiutati, sostenuti e non distrutti, in caso contrario i
numeri sono chiari: a causa del lavoro che non c’è nel 2026 solo un italiano su quattro vivrà nel meridione
d’Italia… ma del resto, forse, ci si potrà poi permettere una vacanza in Salento!