di Eleonora Arnesano
Il noto quotidiano “Il fatto alimentare” ha riportato nei giorni scorsi, un articolo del giornalista Roberto La Pira, tecnologo alimentare, riguardante il Cornetto Algida. Secondo le recenti analisi, sembrerebbe che il cornetto sia composto non soltanto da grassi nobili, ma anche dai grassi tropicali quali olio di cocco e di palma.
Vanto dell’azienda era, nel lontano 1960, la produzione del cornetto con grassi nobili (burro e panna), che portò il gelato ad essere il cult per la qualità, gli ingredienti e la forza della pubblicità.
Confrontando l’attuale ricetta con quella di 15 anni fa, si evince che la panna era il 40% in più che aumenta maggiormente se lo si paragona a quella degli esordi.
L’azienda si giustifica sostenendo che la differenza non è poi così abissale e che i grassi vegetali sono utilizzati esclusivamente per la glassa di cioccolato e la cialda.
Inoltre continua a sostenere che il cornetto è preparato con sola panna, quindi crema di latte e ingredienti di qualità, ma in realtà oggi è diventato un banale gelato industriale, superato da anonimi cornetti delle varie catene alimentari che contengono il quadruplo di panna.
Sicuramente sarebbe il momento per l’azienda di dare una svolta come hanno fatto tante altre, nel produrre gelati senza olio di palma, accogliendo la richiesta delle lamentale dei consumatori.
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