Di Eleonora Arnesano
Una sanità equa e rispondente ai bisogni di salute dei cittadini, è l’agognato Eldorado che una Comunità possa sognare,E il pensiero di avere in loco una struttura sanitaria in grado attendere a ogni sorta di problematiche fisiche che possano insorgere, come quello di agevolare la meravigliosa venuta al mondo si un bimbo, tranquillizza i cittadini e dona loro certezza che un’Istituzione, locale o nazionale, vigili e salvaguardi il bene primario per eccellenza, ovvero il diritto alla salute ed alla vita. I cittadini di Grottaglie non passano un buon momento, come diversi comuni in Puglia, anch’essi colpiti dalla mannaia del piano di riordino ospedaliero adottato dalla Regione Puglia che trasforma il loro Ospedale in Punto di primo intervento del 118, determinando lo spostamento al SS. Annunziata di Taranto dei posti lotti di Ostetricia. Di qui la protesta della popolazione, delle Istituzioni Cittadine impegnate in un impari lotta avverso le direttive regionali, ma, soprattutto, dalle tante mamme in attesa, a domandare che i bimbi che crescono nei loro grembi possano vedere la luce a Grottaglie. I social sono pieni di immagini in tal senso.
Una lettrice romana del nostro giornale, anche lei in dolce attesa, appreso della protesta delle puerpere grottagliesi, non ha voluto far mancare la propria solidarietà alle sue “colleghe” pugliesi, inviandoci un’immagine del suo pancione con lo slogan che ormai è diventato un grido di battaglia per tutti i grottagliesi : “VOGLIO NASCERE A GROTTAGLIE!”. Inizia un periodo di vertenze tra cittadini ed Enti locali…