di Eleonora Arnesano
Non tutti lo conoscono, non tutti sanno il suo effetto: il BPA o meglio Bisfenolo A è un monomero utilizzato nella produzione di polibicarbonato. Sospettato di essere dannoso alla salute dell’uomo fin dagli anni ’30, solo nel 2008 è stato imputato di essere responsabile dei tumori alla prostata e al seno, oltre a probabili danni al fegato, reni e al feto.
Il Bpa è contenuto nella latta e nella plastica. La FDA (ossia Food and Drug Administration) nel marzo 2013 ha affermato che il BPA è sicuro in piccole dosi. Tuttavia, l’EFSA, agenzia europea che studia la sicurezza alimentare, riconosce l’esistenza di qualche incertezza e continua ad indagare sull’argomento.
Intanto fino alla conferma ufficiale del rischio tumorale, sarebbe meglio evitare gli alimenti contenuti in bottiglie di plastica e lattina. Per ridurre l’esposizione del corpo umano al BPA è consigliabile consumare cibi freschi e se proprio non abbiamo tempo di andare a fare la spesa, preferire quelli in vetro. L’acqua ad esempio è meglio sceglierla in bottiglia oppure riempire bottiglie di vetro con l’acqua potabile o delle fontanelle. Il problema è presente anche nei contenitori di latta, come passata di pomodoro, mais e legumi in scatola perchè il BPA è utilizzato nella laccatura interna, perciò acquistiamo gli stessi alimenti in barattoli di vetro.
Evitiamo le bevande contenute in bottiglie di plastica come succhi di frutta, coca cola, aranciata ecc…o limitiamone il consumo. Preferiamo il Tetra Pak, che nonostante sia costituito da una parte di plastica (20%), non contiene BPA. Al posto della classica bottiglietta di plastica che portiamo con noi quando siamo fuori casa, è meglio utilizzare la borraccia senza BPA.
Scartiamo l’uso di biberon e tazze di plastica soprattutto con graffi perché potrebbero rilasciare BPA più facilmente. Le tettarelle sono sicure perché fatte di lattice, è solo la parte di plastica che blocca la tettarella che contiene BPA ma la sua migrazione è trascurabile. I giocattoli dei bambini non contengono BPA e comunque bisogna controllarli sempre.
Evitiamo l’utilizzo del microonde, elettrodomestico già molto in dubbio, attraverso contenitori di plastica perché riscaldandosi, possono trasmettere BPA agli alimenti, quindi utilizziamo quelli di vetro.
Di solito sotto le confezioni di plastica troviamo dei numeri che ci indicano se la composizione del materiale plastico: se va da 1 a 6 non è policarbonato, quando riporta la sigla PC e il numero 7, abbiamo la certezza che contiene BPA.
Il BPA è inoltre ampiamente usato nella carta “termica” degli scontrini, pertanto è consigliabile per chi maneggia quotidianamente scontrini di utilizzare i guanti .E per concludere, controlliamo che in alcuni prodotti ci sia la scritta BPA FREE
© Giornale Armonia Registrato al Tribunale di Taranto n. 638 del 23/11/2004