Salve amici e lettori del Giornale Armonia!
Vi voglio presentare e far conoscere meglio questo gruppo di ballo albanese di Lecco che ultimamente si sta facendo strada nelle feste dei popoli e nelle cene etniche non solo in Lombardia ma passando anche i confini italiani come la vicina Svizzera e l’Austria. Loro vengono da una bellissima città del nord Albania che si chiama Tropoje, ma da anni vivono e lavorano a Lecco. Questo sabato 21 maggio saranno al oratorio di San Magno – Legnano ad animare l’aperitivo nella cena etnica organizzata dalle scuole di italiano della zona, doppio appuntamento ormai annuale da diversi anni. Sabato il 28 maggio invece saranno a Però (Mi), nel ambito della Festa delle Genti con il tema: “Gente di Misericordia – Artigiani di Pace e Giustizia”.
Il gruppo di ballo “Shqiponjat” (le aquile) vive a Lecco e nasce dalla stretta collaborazione con l’associazione albanese sempre a Lecco “Sofra Shqiptare” un nome particolare che simboleggia il tavolo di famiglia una volta tutta rotonda, bassa per cui ci si siede tutti intorno ad essa nel tappeto, senza sedie o altro. Vorrei accennare due parole di questa coppia che dirigono tutto questo: la direttrice e la maestra di ballo del gruppo Drita Qokaj e del suo marito Ndue Pal Qokaj presidente e fondatore dell’associazione che ha sulle spalle già dieci anni di storia e attività culturali. Auguro a questo gruppo tutto il successo di mantenere vive le belle tradizioni diffondendo la nostra cultura perché insieme alla cultura balcanica è già parte della vasta cultura europea. Non penso che sia solamente una convinzione personale che l’integrazione o meglio la coesione sociale venga appunto partendo dalle nostri origini chi siamo e da dove veniamo e poi chi vogliamo essere. In questi anni conoscendo e lavorando dentro il mondo del volontariato di Legnano e d’intorni ho potuto costatare la bellezza di lavorare insieme affrontando diverse battaglie soprattutto di pregiudizi. Ho notato tante volte quando eravamo con gazebo e la bandiera albanese che tanti nostri connazionali si meravigliavano nel vederci in piazza. Una certa timidezza, paura o vergogna di dimostrare la nostra provenienza, invece dovremo essere fieri perché ognuno di noi è portatore di cultura anche se il nostro paese ha passato o sta passando ancora un periodo difficile. Mi auguro che a questo proposito le amministrazioni comunale facciano di più in collaborazione con le associazioni e diverse realtà straniere della zona.
Aleks Vulaj
Comunità albanese di Legnano
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