Castellaneta sempre all’avanguardia, dopo aver fatto la ZTL (Zona a Traffico Limitato) al Centro Storico, si sta sperimentando la ZCL (Zona a Cacata Limitata) del complesso di abitazioni denominato Coop SCIP in Via Aldo Moro.
Sono trascorsi 8 mesi da quando sono stati completati e consegnati i lavori per il collegamento dell’impianto fognario dalle abitazioni della Coop Scip in via Aldo Moro al collettore della rete fognaria dell’AQP (Acquedotto Pugliese) sulla strada comunale 61, ma il nuovo tratto di fogna non entra ancora in funzione.
Una storia iniziata da diversi anni, oggetto di propaganda e spot pubblicitari come opera progettata, finanziata ed eseguita in diverse circostanze e che ancora non si riesce a completare.
Attualmente per scaricare la produzione del lato “B” degli abitanti del complesso della Coop Scip, vi è un impianto di pompaggio delle acque reflue a servizio di tale complesso abitativo che manda il tutto nella rete fognaria in via Aldo Moro che si trova ad una decina di metri più in alto rispetto alla vasca di pescaggio.
Sino a non molto tempo fa, spesso, da un tombino vi era fuoriuscita di liquame con inquinamento del terreno e dell’aria circostante, terreno divenuto molto fertile e su cui qualcuno ha pensato di fare una piazzola “biologica” con giochi per bambini immersa nel rigoglioso verde naturale.
Per ovviare a questo inconveniente (vasca di accumulo ed impianto di pompaggio che spesso va in avaria), è stato costruito un nuovo tratto di fogna, di circa 200 metri di lunghezza, per collegarsi al collettore della fogna sulla strada comunale 61 chiamata Lamione Tafuri presso le case dello IACP che si trova a valle rispetto alla vasca di pescaggio.
Nonostante i lavori a progetto e le varianti, di rito e non, sono terminati sin da agosto scorso, presi i finanziamenti dalla Regione, pagata la ditta esecutrice dei lavori e tecnici per un totale di 125 mila euro, la nuova tubazione rimane inattiva. Naturalmente a sentire i nostri S-governanti, la non entrata in funzione della nuova tubazione non dipende da loro, ma come sempre la colpa è degli altri, in questo caso il colpevole è l’AQP che non ha effettuato il collegamento al collettore principale sulla strada 61 dove già, in occasione di qualche pioggia più insistente proprio nel punto di collegamento, l’acqua piovana si è portato via tutto creando una voragine poi richiusa e continuamente transennata col pericolo che qualcuno vada a sbatterci sopra.
Per gli abitanti della Coop SCIP, ad evitare il troppo pieno della vasca di accumulo non rimane che limitare la produzione della cacca.
Il Consigliere comunale
Michele D’Ambrosio