Di Dino Miccoli
“Per avere risposte su alcune delicate questioni siamo stati costretti a rivolgerci alla Procura della Repubblica”. L’opposizione composta da Rita Greco (Il Paese che Vogliamo) Roberta Vizzarro (Sviluppo e Libertà) Onofrio Di Cillo ( Carosino Adesso) con l’aggiunta di Fratelli d’Italia- An rappresentata da Roberta Frascella, presidente del circolo locale, alla fine di un percorso fatto di tentativi tesi a maturare dialogo e risposte dalla giunta Arcangelo Sapio, hanno deciso di mettere in atto la protesta e lo hanno fatto utilizzando la forma più semplice e antica di comunicazione: l’incontro diretto utilizzando anche la metafora del teatro che porta in scena “una amministrazione fantasma ,monca, con personaggi in cerca di autore, incapaci di comunicare”. Già, perché oltre alle questioni delicate ci sono alle spalle “ripetuti tentativi di dialogo con l’amministrazione Sapio. Ci eravamo illusi – hanno commentato in maniera variegata gli intervenuti – quando all’inizio del proprio mandato Sapio aveva mostrato segni opposti: dialogo con le associazioni, con noi della minoranza, tentativi di cambiare”. La convivenza sembra sia durata davvero poco perché le opposizioni hanno tentato di sapere e di conoscere, dire la propria su alcuni provvedimenti, collaborare formulando idee progettuali, totalizzando zero risposte, zero consensi, chiusura totale. “E’ un problema di comunicabilità ed è alquanto paradossale che in una società cosi altamente in dialogo, non si debba avere il rispetto democratico di una risposta. Ci siamo rivolti al Prefetto e nonostante lo stesso abbia redarguito il sindaco Sapio, l’atteggiamento è rimasto identico. Da qui la nostra decisione di rivolgerci alla Procura della Repubblica perché le nostre interrogazioni non sono fatte a titolo individuale ma sono espressione di una richiesta che i cittadini fanno ogni giorno .. Oggi possiamo dire che siamo stati traditi da Sapio e da questa amministrazione comunale che non vuole dire ,ad esempio, il perché non si nomini un assessore ai Lavori pubblici visto il perdurare della sua assenza, a beneficio di un settore nevralgico per le sorti del paese, forse perché c’è qualcosa che non va a livello politico o numerico”. Sul “palcoscenico” della vita reale anche “ il rapporto con la Monteco per la raccolta differenziata il cui bilancio nel rapporto con l’utenza non è affatto positivo, basti ricordare che “ a dicembre e a gennaio, il 25 e il primo dell’anno, c’è stata interruzione del pubblico servizio, con una scarsa informazione e quasi la beffa di un favore ricevuto, coltivando cosi un rapporto di piazza, tutto regolarmente pagato da capitolato.“