Di Redazione
Fanno riflettere le considerazioni di Gianni Palagonia, ex poliziotto e scrittore, che è costretto ad usare uno pseudonimo per proteggere se stesso e i suoi cari da ritorsioni della criminalità organizzata, per la verosimiglianza dei suoi romanzi, alle esperienze vissute nel corso di una vita nel corpo della Polizia Di Stato dedicata alle indagini su Mafia e Terrorismo. Recentemente sulla sua pagina Facebook ha postato, reduce da una visita nel Paese delle Aquile, la foto di una strada extraurbana albanese, nella quale è ritratta una autovettura della polizia locale impegnata nel controllo dei limiti di velocità, niente di speciale, se non che una volta giunti in prossimità della vettura si realizza che la vettura è una immagine sagomato e induce l’automobilista refrattario a viaggiare entro limiti di velocità, a moderare l’andatura nel tratto, evidentemente ritenuto più pericoloso dalle autorità, esaltando in un certo qual modo l’opera di prevenzione della polizia albanese. Un geniale sistema che evidentemente potrà continuare a dare risultati se le autorità avranno cura di spostare frequentemente le sagome. Lo scrittore, nel medesimo intervento sul social, ha giudicato positivamente i controlli eseguiti sui passeggeri in arrivo nello scalo aeroportuale albanese. Di seguito il testo integrale dello scrittore:
“Incredibile come in Albania fanno prevenzione anche in questo modo. Per ricordare al cittadino che la Polizia c’è ogni tanto trovi lungo la strada cartelli come questi. Lo scopo è anche quello di costringerti a rallentare fino a quando non ti rendi conto che l’auto della Polizia è finta. Insomma come sevizia psicologica funziona. Per non parlare del fatto che quando arrivi all’aeroporto, dopo il controllo passaporti e prima di uscire dall’area arrivi ti controllano assieme al tuo bagaglio facendoti passare di nuovo al Metal Detector, probabilmente perché non si fidano dei controlli fatti alla partenza.
Credetemi, da lontano vedete una macchina della polizia vera e propria.
Ah … dimenticavo!. Se un albanese viene preso ubriaco alla guida viene arrestato, processato per direttissima e poi va in galera per tre mesi e la patente se la può dimenticare”.