“Sud, parola perduta nell’Italia di oggi?” è il tema di grande attualità della quinta edizione 2016 del Premio Giornalistico “Antonio Maglio”. Sono ammessi al concorso articoli e inchieste pubblicati su quotidiani, periodici e testate on-line che abbiano come oggetto l’irrisolta “questione meridionale”. Possono partecipare i lavori inviati dall’autore medesimo e quelli segnalati da terzi, facendo pervenire copia dell’articolo con l’indicazione della testata e la data di pubblicazione. La partecipazione è gratuita e l’articolo con il curriculum dell’autore, spedito a mezzo raccomandata, dovrà pervenire entro il 31 maggio 2016 all’indirizzo: Associazione Antonio Maglio, c/o Museo Civico Messapico, via Kennedy, 73011 Alezio (Lecce). Tra i lavori inviati o segnalati sarà assegnato un premio di 2.000 euro all’autore dell’articolo primo classificato. Saranno assegnati anche due attestati di benemerenza agli autori di articoli giudicati meritevoli e un premio alla carriera ad un giornalista di riconosciuta esperienza professionale. I premi ai vincitori saranno consegnati agli inizi di agosto 2016 ad Alezio, durante una cerimonia pubblica. L’iniziativa è organizzata dall’ “Associazione Antonio Maglio” e dal Comune di Alezio, con la collaborazione e/o il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti, Federazione Nazionale della Stampa, Assostampa di Puglia, Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Lecce, Università del Salento e d’intesa con la famiglia Maglio, per ricordare, attraverso la promozione del lavoro giornalistico, la figura e le qualità umane e professionali del giornalista salentino Antonio Maglio.
Quinta edizione del Premio Giornalistico “Antonio Maglio” Riflettori sulla questione meridionale
Armonia è un etimo stupendo! Il creatore delle parole non poteva inventare altro termine per esprimere il concerto di bellezza che insiste in esso. Armonia in un insieme di note, di strumenti, armonia di una comunità di persone… E’ davvero difficile che nella società in cui viviamo, di questi tempi, regni armonia, poiché sembra che il bisogno ancestrale più intimo e infimo di ogni persona sia quello di ferie e imbrogliare il proprio simile, invece di privilegiare il rapporto ed il dialogo,per l’ appunto, in una società che è contrapposta per idee ed interessi di casta, credi religiosi e politici. Armonia sta operando affinchè il confronto di idee nella piccola comunità di San Giorgio, possa tradursi in arricchimento culturale dei lettori e di chiunque vorrà avvicinarvisi. Anche la presenza di una modestissima ma appassionata (perchè è soltanto passione che muove la redazione) realtà editoriale contribuisce a formare “bene comune”. E il bene comune sarà l’unica lucida follia che la redazione vorrà contribuire a perseguire.