a cura di Rino Bizzarro*
Sabato 30 Gennaio, alle ore 18,30, presso L’ECCEZIONE – Cultura e Spettacolo di Puglia Teatro, a Bari, in Via Indipendenza 75, per la 41^ stagione artistica di Puglia Teatro, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Puglia, dall’Università e dal Comune di Bari, dalla SIAD – Società Italiana Autori Drammatici di Roma, terzo ed ultimo incontro del ciclo di appuntamenti-spettacolo sul “ Teatro ”, a cura di Teodosio Saluzzi, che questa volta avrà per argomento “Il Teatro nel Rinascimento – In Italia e in Europa”, con l’intervento di Grazia Distaso; Alfredo Vasco interpreterà brani da La Mandragola di Machiavelli e dall’Otello di Shakespeare.
Col Rinascimento italiano si afferma, sia contro il teatro più o meno ingenuamente religioso sia contro quello goffamente buffonesco, il teatro erudito. Nato dallo studio dei classici greci e latini, tra la fine del sec. XV e il principio del XVI secolo, a Roma, Firenze e altrove il teatro del Rinascimento foggia le sue tre forme tipiche: il dramma pastorale, creazione italiana che fra i secoli XVI e XVII invade molti paesi europei; la commedia umanistica, che trasmette all’Europa l’eredità comica dei Greci e dei Latini; e, assai più frigida e meno imitata, la tragedia, ricalcata su Euripide e su Seneca. Il teatro diviene, allora, divertimento di signori e di principi, di cardinali e addirittura di papi (Leone X); insomma, senza escludere il gran pubblico, è per eccellenza un fenomeno di corte. Dapprima i suoi interpreti sono gentiluomini, accademici, studenti; ad ogni modo si tratta sempre di attori dilettanti; e gli spettacoli del genere sono promossi non da impresari, ma da mecenati o da enti culturali, come accademie e simili. Ma già nella prima metà del sec. XVI cominciò un fenomeno nuovo,che vide l’apparizione degli attori professionali, detti perciò comici dell’arte.
*Attore regista Direttore Artistico di Puglia Teatro