Di Enzo Carrozzini
Tre giorni pregni di proposte, confronti, dibattiti, iniziative aventi per tema la questione nazionale per antonomasia, ovvero quella di un Mezzogiorno troppo spesso dimenticato e territorio di appetiti elettorali a scapito di una orgogliosa e rinnovata volontà di determinare il proprio cammino, in una società profondamente cambiata, in grado di incidere su questioni locali e nazionali. È il senso della prima Festa nazionale di Lab Dem Laboratorio Democratico,associazione politico culturale che campisce le istanze più genuinamente riformiste del Partito Democratico, del quale si candida a diventare condensatore e volano politico per ricchezza culturale e sensibilità delle personalità annoverate. L’iniziativa svoltasi a Trani nei giorni 18 19 e 20 Settembre, tra Piazza Gaetano Quercia e la sala convegni del prestigioso Palazzo San Giorgio, ha visto affacciarsi una nuova classe dirigente di donne e uomini competente e appassionata che è “parte essenziale” del progetto riformista, come attestato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio On.le Luca Lotti nel video messaggio di saluto rivolto all’assemblea nazionale dell’associazione. Il bilancio del primo anno di Lab Dem Laboratorio Democratico, nato dalla intuizione del Presidente dei Deputati Socialisti e Democratici europei Gianni Pittella, rilanciando, in definitiva, la piattaforma della sua mozione congressuale, (promotrice tra le altre cose dell’ Ingresso del Pd nel Partito Socialista Europeo, centralità del mezzogiorno, ricambio della classe dirigente), è giudicato ampiamente positivo perché guidato da una personalità del valore del già deputato e ministro Salvo Andò, secondo cui “Lab Dem non è una corrente di partito, ma molto di più”, è l’essenza del riformismo del Partito Democratico, perché ha svolto ruolo da corpo intermedio tra cittadini e lo stesso PD, in un periodo in cui i partiti non godono buona salute,e sono incapaci di assolvere i loro storici ruoli.
Lab Dem può contare su una cospicua presenza di donne, dirigenti, amministratrici locali e nazionali, che arricchiscono il contesto con specificità e sensibilità loro connaturate, al pari della presenza di giovani leve ormai prossime a diventare classe dirigente. Lo ha sottolineato il Presidente Gianni Pittella nel corso di una appassionata riflessione finale seguita al dibattito su “Questione Meridionale e Mediterraneo”. Per il Presidente Pittella esiste una imprescindibile correlazione tra questione meridionale e questione mediterranea, non esisterà una reale emancipazione economica del Mezzogiorno se continueranno a restare irrisolte le questioni degli altri sud, a partire dal medio oriente e dell’Africa centro settentrionale. Una gestione miope e egoistica degli stati nazionali componenti l’U.E., unita alla competizioni geopolitiche di grandi potenze mondiali e locali, ha generato la piaga delle emigrazioni di massa, a giudizio del Presidente onorario di Lab Dem se non si risolvono i problemi dei Paesi collocati ai piedi dell’Unione Europea, essa non potrà mai assurgere a ruolo di potenza mondiale. Così si spiegano le interconnessioni tra le varie questioni nazionali ed internazionali, tema conduttore della Festa Nazionale Lab Dem, che angustia la classe politica in questo scorcio di secolo. Ma Laboratorio Democratico si fa carico dell’impresa con entusiasmo e rinnovata passione politica dei suoi aderenti, erigendo gli indimenticabili Sandro Pertini e Pietro Nenni a colonne e coordinate morali del Pantheon dei suoi valori. Trani rappresenta un punto di partenza per Lab Dem che promuoverà ,a breve, nuove iniziative su tutto il territorio nazionale per avvicinare i cittadini alla reale essenza della politica nel segno dell’impegno, della serietà e dello studio dei problemi, con valorizzazione dei giovani che si avvicineranno, cui Pittella Promette : “avranno spazio”. Solo con una visione umanistica dei problemi in contrapposizione a quella di natura prettamente contabile e finanziaria, ricordando le politiche di austerità che hanno falcidiato intere classi sociali europee, si potrà davvero cambiare verso al Bel Paese e all’Unione Europea. Lab Dem c’è, e da Trani lancia la sua sfida.