Di Roberto Caffo
La compagnia teatrale “Li Malalenga”, questo fine settimana, ci propone due serate di spettacoli all’insegna della comicità e del divertimento. Ieri ha avuto inizio la serata d’apertura di questo weekend a teatro: i Malalenga si sono esibiti sul palcoscenico dell’Anfiteatro Piazza Giovanni XXIII di San Giorgio Jonico, dove hanno presentato i loro esilaranti sketch.
Le scenette comiche prendono spunto da simpatiche barzellette popolari che, arricchite dal contributo di idee di ciascun componente della compagnia, danno vita a scorci di vita quotidiana che provocano un riso spensierato ma che, allo stesso tempo, induce alla riflessione. Infatti, come spiegano gli attori, gli sketch propongono drammi di vita borghese quotidiana che, svolgendosi nelle quattro mura del salotto di casa, aiutano il pubblico ad aprire gli occhi sulle principali tematiche e realtà vissute spesso in famiglia.
Tra quest’ultime vi sono le difficoltà economiche di un lavoratore che, tornato a casa dopo una giornata di fatiche, non riesce ad accogliere le sensuali provocazioni della moglie, poiché turbato dalle bollette “salate” da pagare. La sensualità della moglie non riesce a prevalere sull’incubo delle tasse anche quando la donna, dopo uno spogliarello sotto le lenzuola, richiama l’attenzione del marito dicendo di esser rimasta senza reggipetto. Il marito, preso dalle sue preoccupazioni, accoglie questa frase come un ulteriore problema, poiché non puo’ comprarle un reggipetto.
Questa è una delle tante scenette della produzione artistica dei Li Malalenga, da cui si capisce come la loro sia una comicità strettamente legata alla quotidianità familiare: fatta di problemi e difficoltà da esorcizzare, attraverso la parodia artistica degli attori e le risate del pubblico.
Le altre tematiche che emergono dalle comiche scenette sono: l’educazione sessuale in famiglia, affrontata spesso come un dramma per i genitori che non sempre riescono a spiegare in maniera soft le dinamiche del sesso; l’abbandono delle persone anziane e i frequenti casi di maltrattamento di quest’ultime ad opera di alcune badanti senza scrupoli.
Lo spettacolo teatrale targato Malalenga è rigorosamente in vernacolo salentino: un registro linguistico arricchito dagli apporti dialettali sangiorgesi, grottagliesi, tarantini e carosinesi. Come confermano simpaticamente i componenti della compagnia teatrale “chi non recita in dialetto esce dal palcoscenico”, evidenziando l’orgoglio per il dialetto quale risorsa di un patrimonio culturale da salvaguardare.
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