In questa estate a segnare il passo è uno dei settori tradizionalmente trainante dell’economia della Puglia cioè l’Agricoltura.
In particolare la produzione dei pomodori denuncerebbe un calo drastico in ordine a circa il 60% dovuto soprattutto al caldo. Il Distretto del Sud del pomodoro rischia di spaccarsi.
Non si è capito a quanto va il pomodoro quest’anno. Mistero su prezzi e quantità, tempo avverso, regole che saltano.
Dalla provincia di Foggia, al primo posto nel mondo per produzione di pomodoro da industria, arriva il grido di allarme dei coltivatori.
Prima il gran caldo di luglio che ha stressato il pomodoro, poi lo scontro con le aziende di trasformazione hanno reso questa campagna la più incerta degli ultimi anni ma se la variabile meteo in agricoltura ci può stare, sono i giochi al ribasso delle industrie che fanno andare in fibrillazione i produttori.
I camion non arrivano e i pomodori vengono lasciati tutti a marcire e quando la merce viene finalmente caricata le aziende non rilasciano i certificati sulle valutazioni del prodotto.
Ci sono aziende verso le quali si dovrebbero caricare 25 autotreni al giorno e invece se ne caricano 10, 11, massimo 15, pare strumentalmente.
Proprio per fare rispettare regole ed accordi, era nato nel Centro e Sud, come al Nord, il Distretto del pomodoro.
Quello che è successo in questi giorni è la fuoriuscita di alcune OP (Organizzazioni di Produttori), e altre ne usciranno nei prossimi giorni dal Distretto, perché non vogliono ritenersi coinvolte in quelli che sono i rapporti che sta tenendo oggi l’industria con la produzione.
Una situazione davvero incresciosa che sancisce il fallimento del ruolo del Distretto nella gestione delle relazioni tra produttori e industriali, pur essendo stato costituito proprio con l’obiettivo di trovare accordi all’interno della filiera.
Per tutti questi motivi, gli agricoltori chiederanno il riconoscimento dello stato di calamità.
Leo Di Gioia, assessore all’Agricoltura, sostiene fondate le lamentele dei produttori di pomodoro, comparto primario dell’economia pugliese. L’idea è quella di avviare in tempi rapidi con altre istituzioni un confronto con la parte industriale, ma anche con la regione Campania dove sono concentrate le industrie per evitare un danno all’economia di entrambe le regioni.
Vito Piepoli
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