A cura di Massimiliano Raso
La Kizomba, danza erotica, lenta e accattivante, è il ballo del momento. La sua evoluzione nel tempo, lo sviluppo contemporaneo, il successo europeo, potrebbe essere il risultato dato dalla fusione tra il Semba, predecessore della samba, ed altri stili musicali quali il Zouk, derivanti dalle isole caraibiche francesi, in un continuum temporale emozionante. Ma perché sta facendo impazzire tanti italiani? Di che genere di danza si tratta? E quali sono le sue origini? Per poter rispondere a queste domande bisogna ripercorrere, prima di tutto, alcuni brevi “passi” della sua storia. Tutto porterebbe all’Africa, in Angola. A partire dal 1500, in un continente africano terra di conquista da parte dei colonizzatori europei, gli schiavi d’Africa sono impiegati come manodopera nei terreni, per ore ed ore di duro lavoro. E’ noto come gran parte delle danze di matrice afro abbiano in comune una varietà di musica nata quasi spontaneamente, oltre che con il sudore della fronte. La genesi coreutico-musicale della Kizomba, del resto, non fa eccezione. Nelle piantagioni del continente nero gli africani, durante i “canti di lavoro”, riuscivano ad emozionarsi nonostante tutto. I loro racconti toccavano il cuore, ancor di più i loro canti, le loro musiche nate dal nulla. Mentre si lavorava si cantava, si dava un ritmo ai loro passi. E probabilmente è nato così il “beat” tipico del Semba, una musica atta ed utilizzata durante le feste, i matrimoni e tante altre cerimonie tradizionali. Ancora oggi, secondo Eduardo Paim, la parola “festa” è centrale nelle danze popolari angolane. Si definisce la nuova nata “Kizomba”, infatti, come una sorta di “festa”, in cui “si fondono elementi musicali del Semba e dello Zouk”. Negli anni settanta del Ventesimo secolo, il cantautore Jacob Desvarieux, ha l’idea di creare una musica originaria delle Antille: Quando suonavamo durante le registrazioni di brani africani, ci siamo accorti che c’è un punto comune nella musica. La musica africana era più elaborata come ritmi, ma non aveva molta armonia. Siccome suonavamo anche musica europea e musica popolare francese, siamo riusciti a creare un tipo di sonorità che da una parte avrebbe avuto i ritmi della “Musica Nera” e dall’altra l’armonia della “Musica Bianca”. Il neonato Zouk è una miscela di ritmi, dunque, di musiche e di stili africani, caraibici ed europei. Un ballo di coppia in cui spesso veniva ballato abbracciato e con un movimento dell’anca più accentuato rispetto a un ballo lento. Altre varianti sono più veloci e, volendo, si possono fare volteggi e figure tipiche della lambada per rendere più piacevole il ballo. Al contrario delle altre danze caraibiche, lo Zouk non ha regole precise e si può interpretare secondo il proprio stato d’animo. La Kizomba, rispetto a ciò, si evolve caratterizzandosi come ritmo più lento, più romantico. Incalzante e sensuale, eroticamente funzionale allo scopo. Tecnicamente nasce con eccessive rotazioni dell’anca simultanei, coordinati tra i partner di ballo, in particolare nei ritornelli più tranquilli della musica. Nata probabilmente negli anni ottanta del XX secolo, in Italia da pochissimi anni sta facendo letteralmnte impazzire tutti. Le donne provocano con i loro fianchi, gli uomini ci cascano. Ma poi chi balla sul serio? Quello della Kizomba è una gara folle all’ultimo respiro, perchè vedere tanti movimenti del corpo in un solo ballo è scendere sott’acqua in apnea. La Kizomba si balla su uno spazio piccolo con la coppia unita, rispetto alle sue più remote tradizioni. L’affiatamento conta poca, forse. Il contatto è essenziale, ovviamente. I movimenti sono pochi, naturalmente. E ballare seriamente nemmeno a pensarci. Ma tanto il ballo ha anche altri e tanti scopi, oppure no?
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