Con un affascinante concerto con le musiche Mozart e Händel, due dei principali compositori di tutti i tempi, torna la stagione concertistica del Comune di Castellaneta, una manifestazione organizzata in collaborazione con la Pro Loco di Castellaneta e l’Orchestra ICO Magna Grecia.
Per informazioni su questo concerto che si terrà DOMANI, martedì 7 aprile, (inizio ore 20.30) presso la Cattedrale di Santa Maria Assunta Chiesa, in piazza De Martino a Castellaneta, è possibile rivolgersi alla Pro Loco di Castellaneta, in via Vittorio Emanuele, oppure contattare il numero 338.6572272.
A causa di una improvvisa indisposizione non sarà Luis Bacalov a dirigere questo concerto, come annunciato in precedenza, ma sarà il Maestro Luigi Leo, direttore di “Juvenes Cantores”; agli ordini della sua “bacchetta” si esibiranno l’Orchestra ICO Magna Grecia, il Coro Giovanile Pugliese, il soprano Lucia Giordano, il contralto Valentina Patella, il tenore Donato Lillo Tarì e il basso Donato Totaro.
Il programma del concerto si aprirà con l’esecuzione del meraviglioso Adagio centrale del Concerto per Clarinetto ed Orchestra in La Maggiore KV 622 di Wolfgang Amadeus Mozart, da lui composto due mesi prima della morte: solista sarà Rocco Brandonisio, “primo clarinetto” dell’Orchestra ICO Magna Grecia, impegnato in questo commovente brano nel quale il clarinetto evoca la voce umana, una tersa pagina mozartiana che si conclude con una nota lunga di speranza e musicalità.
Sarà poi eseguita la “Musica sull’acqua” (Water Music) una serie di movimenti orchestrali di Georg Friedrich Händel: la prima esecuzione di questo capolavoro della musica barocca avvenne nel 1717 “sull’acqua”, ovvero con l’orchestra sistemata su una chiatta ormeggiata sul fiume Tamigi di fronte al barcone reale sul quale c’erano re Giorgio I e suoi cortigiani più intimi. La musica piacque tanto al monarca che questi ne ordinò subito la replica integrale per ben tre volte, nonostante i cinquanta musicisti fossero ormai esausti!
Clou del programma di questo concerto sarà l’esecuzione della “Messa dell’Incoronazione” in Do maggiore KV 317 di Wolfgang Amadeus Mozart: opera destinata alla liturgia, la sua esecuzione prevede un organico orchestrale ambizioso, un coro e quattro solisti.
Per la perfezione formale e la sapiente scrittura da un lato, ma anche per la semplicità e la bellezza dei temi che rendono facile e commosso l’ascolto di quest’opera da parte di qualsiasi tipo di pubblico, è universalmente considerata come uno dei primi capolavori della maturità di Mozart che la compose a Salisburgo a soli 23 anni.
Una curiosità: questa composizione sacra è stata considerata da gran parte dei teologi e dei musicologi come il brano in cui è più immanente la presenza divina.
Non a caso Papa Benedetto XVI ebbe a dire: «Mozart è pura ispirazione, in ogni caso mi tocca per questo. Ogni nota è giusta e non potrebbe essere diversa. Il messaggio è semplicemente lì. E in ciò non vi è nulla di banale, nulla di puramente ludico. L’esistenza non è ridotta, non è falsamente armonizzata. Nulla della sua gravità e grandezza è tralasciato, ma tutto è portato a una totalità in cui possiamo avvertire la soluzione anche delle oscurità della nostra esistenza e percepire lo splendore della verità, del quale tanto spesso siamo inclini a dubitare. La gioia che Mozart ci dona e che provo ad ogni incontro con lui, non si basa sull’esclusione di una parte della realtà, ma è espressione di una superiore percezione della totalità che possiamo chiamare solo ispirazione, da cui le sue composizioni sembrano come fluire naturalmente. Così nell’ascoltare Mozart mi resta innanzitutto la gratitudine perché ci ha donato tutto ciò e per il fatto che tutto ciò gli è stato donato».
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