di Enzo Carrozzini
Forse non tutto è perduto per il sito neolitico individuato a Palese nel terreno privato di Via Vittorio Veneto, i cui proprietari forti del via libera della Soprintendenza, avevano dato l’avvio ai lavori di spianamento del terreno per l’edificazione di villette a schiera, previa rimozione delle testimonianze venute alla luce così come disposto dalle autorità preposte.
Nel corso di un incontro tenuto nella mattinata di mercoledì 25 Marzo tra una delegazione dell’Associazione Ecomuseale del nord Barese guidata dall’architetto Eugenio Lombardi,(da sempre in prima fila con i componenti del suo direttivo nel sollevare i rischi di una totale distruzione di un sito potenzialmente ricco di testimonianze, come ammesso dalla stessa Soprintendenza), gli Assessori all’urbanistica Carla Tedesco ed alla Cultura Silvio Maselli, i consiglieri metropolitani Michelangelo Cavone(Pd), Luca Vessio e Antonio Milella(M5S), si è appreso che la meritoria iniziativa posta in essere dall’Associazione Ecomuseale a tutela delle testimonianze archeologiche di Palese finalmente hanno trovato considerazione ed ascolto presso i rappresentanti delle Istituzioni locali. L’Assessora Carla Tedesco ha dichiarato la disponibilità della Amministrazione Comunale a verificare la possibilità di acquisizione al patrimonio pubblico comunale dell’area interessata, includendo una masseria ottocentesca che potrebbe diventare sede del Museo Metropolitano del Neolitico e laboratorio didattico di archeologia. La nota diffusa dall’Associazione, tra le altre cose, riporta che l’Architetto Tedesco ha informato che “da parte dei proprietari del terreno depositario delle vestigia archeologiche non c’è intenzione di accelerare verso la realizzazione dei villini”, così come la Soprintendenza riconoscendo il valore degli insediamenti “si è dichiarata disponibile ad interagire con le parti per la valorizzazione di nuove testimonianze in via di rinvenimento”, L’assessore Maselli ha manifestato la sua disponibilità a relazionarsi col Soprintendente Larocca per chiarire “cosa sia effettivamente rimasto sepolto” sotto il terreno interessato. La nota, inoltre, saluta come “costruttivo e ricco di prospettive” il tavolo di confronto creato coi rappresentanti istituzionali, concludendo che il lavoro dell’Associazione Ecomuseale proseguirà supportato dalla partecipazione di esperti alfine di poter consentire all’amministrazione comunale di rendere fattibili le proposte discusse nel corso dell’incontro, quale quella della creazione graduale di un ” Arcipelago Archeologico Metropolitano” nata in seno all’Associazione, mediante l’utilizzo di finanziamenti messi a disposizione dell’Unione Europea. Il tempo rivelerà se l’unità di intenti venutasi a creare, è bene rimarcarlo, grazie alla visione lungimirante e competente degli assessori e di tutti gli attori protagonisti dell’incontro procurerà quella importante azione di natura culturale ed economica che la stessa assessora Tedesco nel corso dell’incontro ha definito “epocale”.