di Enzo Carrozzini
Che cosa spinga il pubblicitario e fotografo Mario Brambilla, l’ing. Giuseppe De Florio, il bancario Eddy De Giglio, il chimico Mimmo Scarcelli e il farmacista Gianvito Valentini, sistematicamente e ad intervalli regolari, montare server, scenografia luci, strumenti musicali e corde vocali per librarsi nello straordinario mondo della musica pop rock? E’ una domanda di facile risposta, bisogna risalire alle loro prime esperienze musicali a ridosso della seconda meta degli anni settanta, allorquando in un basso posto all’interno di uno stabile sgarrupato di Bari in Via Francesco Saverio Abbrescia tra i numeri 33 e 35 , (nel “giardino”, alle nostre latitudini si dice così), ancora inperbi incominciarono ad emulare con entusiasmo quella musica strana che tanto li appassionava e non soltanto per i nomi altrettanto strani dei gruppi quali : EMERSON LAKE & PALMER , LED ZEPPELIN, GENESIS, WHO, KING CRIMSON. Erano gli anni delle prime radio private e qualche programma iniziava a “mandare” nell’etere le melodie innovative che i ragazzi dell’epoca, inclusi i nostri, cresciuti a Cantagiro, Sanremo, Disco per l’Estate, avevano difficoltà a “canticchiare” perché davvero difficili, ma rappresentanti in toto il loro desiderio di modernità ed emancipazione. Erano gli anni in cui il secondo canale radio RAI dalle 21,30, (dopo Supersonic con il suo carico di musica internazionale più commerciale), mandava in onda “Pop Off – il Rock del Mediterraneo” , così come l’avevano coniato i loro conduttori di punta, Carlo Massarini e Raffale Cascone, seguiti da un altra nidiata di conduttori divenuti mitici Fiorella Gentile, Massimo Villa, Maria Laura Giulietti, Dario Salvatori, Michelangelo Romano, che con l’abbrivio della trascinante sigla di apertura degli Aphrodite’s Child, “irradiavano” novità stupende (che molti avevano difficoltà a procurarsi per le scarse disponibilità economiche) e che, ancora oggi, non hanno perso la loro forza espressiva. In questo brodo di “coltura” pop Rock, successivamente virato in Rock Progessivo, si sono formati i ragazzi del “Sintomo”: Mario Brambilla al Basso, Giuseppe De Florio alle Tastiere, Eddy De Giglio alla batteria, Gianvito Valentini alla chitarra in piedi, Mimmo Scarcelli alle “corde Vocali”, nella loro ultima formazione, perché nel corso di più trent’anni i nostri hanno percorso le loro strade professionali si sono ritrovati allontanati e avvicendati , fino a quando, dieci anni or sono, hanno deciso di ricominciare con rinnovato ardore giovanile all’insegna della grande passione, amicizia e goliardia a riproporre musica dei loro gruppi preferiti. Il “SINTOMO” è una stupenda realtà del panorama musicale pugliese, e continua a mietere seguito anche tra tanti giovanissimi desiderosi di avvicinarsi ad una stagione davvero unica del Pop Rock. Moltissimi appassionati del gruppo concordano l’ opinione che più che un prodromo “il Sintomo sia la cura… “ . Venerdì 20 Marzo i ragazzi del Sintomo hanno dato il primo concerto dell’anno salutando antichi e nuovi estimatori dal palco del Disco Pub Nord Wind di Bari con la piacevole novità di una scaletta tutta costituita di brani italiani, un florilegio di pezzi storici della canzone d’autore italiana di : Lucio Battisti, Lucio Dalla, Ivano Fossati, Eugenio Finardi, Rino Gaetano, Daniele Pace, passando per le leve più recenti come Max Gazzé e Niccolò Fabi. Non poteva mancare un commosso omaggio al grande Pino Daniele con “I say ie sto ccà.. “. Una performance senza soluzione di continuità di circa due ore in cui i quattro hanno profuso il meglio dei loro virtuosismi, inframezzando i brani con deliziosi intermezzi vocali e strumentali all’insegna della contaminazione di generi rock pop e reggae. I tributi a Steve Wonder , Bob Marley e la sigla finale “In Your Eyes” di Peter Gabriel , ( alla cui esecuzione ha contribuito anche Mario Carrante, già Chitarra seduta dell’ensamble) che da anni chiude le loro performance , ha dato il tocco internazionale alla “cura Italiana” del Sintomo. Applausi a gogò…