Per mercoledì 25 febbraio, l’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus – Arcigay e la Cooperativa Carisma, presso la sede del Cantiere Maggese che si estende su Largo San Gaetano, laboratorio urbano patrocinato da Regione Puglia e Comune di Taranto), per le ore 10.30 organizzano il nuovo appuntamento del ciclo “Cinematinée”, previsto tutti i mercoledì e venerdì mattina.
Nell’ambito dell’incontro, ad ingresso libero e gratuito e che coinvolge alcuni studenti dell’I.C. XXV Luglio – Bettolo, dell’Istituto Musicale Giovanni Paisiello, del Liceo Archita, dell’I.P.S.S. Liside, l’I.P.S.T. Cabrini, il L.E.S. Vittorino Da Feltre, il Liceo Aristosseno di Taranto, l’I.T.I. Pacinotti, l’I.I.S. Principessa Maria Pia, si parlerà del muro dell’incomunicabilità, del potere della parola e del dono dell’ascolto, partendo dalla proiezione del cortometraggio “Big Fish”, opera prima del giovane filmaker tarantino Andrea Annunziato, realizzato prima della maturità conseguita lo scorso luglio presso il Liceo Ferraris di Taranto, ed interpretato da Valerio Cannarozzi.
Così descrive il prodotto audiovisivo Luigi Pignatelli, actor coach e critico d’arte: «Big Fish, così lo chiamano. È un ragazzo muto, che indaga il sé e l’altro da sé con coraggio e determinazione, abbattendo il muro dell’incomunicabilità che il suo handicap aveva innalzato. Talento e tecnica, binomio inscindibile, trasbordano dai frame: Andrea Annunziato, appena maggiorenne, scrive con risolutezza linguistica e ars poetica già vigorosa, seppur scevra da orpelli retorici; dirige e monta, coadiuvato da Francesco Lorusso, con misura e padronanza degli strumenti cine-tecnici. Molto intensa, naturale, coinvolgente e affatto artata, l’interpretazione di Valerio Cannarozzi, che dà voce, corpo ed anima al monologo/flusso di coscienza del protagonista. Per penuria di cera, lo spettatore, novello Icaro, in alchimia di cellulosa con Big Fish, rammenda ali di carta. L’orizzonte di pensieri, carburato dal sacro fuoco dell’arte, lo seduce, nella combustione delle ambizioni di cielo, anelando la sinfonia di un mondo che lo aveva disconosciuto. Ma il volo riconosce soltanto gli angeli e la preziosità del silenzio. Il corto, a soluzione aperta e che annovera tra gli interpreti anche Michela Cannarozzi e lo stesso regista, cristallizza parole, sguardi, corporeità, attraverso la viva lente di un autore che, seppure non abbia ancora compiuto un quinto di secolo, già conosce la missione catartica e salvifica dell’arte e se ne assume gli oneri.»
Il corto, alla cui produzione ha collaborato anche Roberta Giusti, il 14 marzo 2014 ha conquistato il primo premio nella sezione “Prodotti Audio Visivi” nell’ambito della terza edizione del concorso di linguaggio creativo “Mimmo Pignatelli”, organizzato, in occasione del terzo anniversario del giorno della scomparsa del prof. Mimmo Pignatelli, dalla moglie prof.ssa Anna Addabbo, in collaborazione con il Liceo Galileo Ferraris di Taranto e l’operatore socio-culturale Luigi Pignatelli.
Nel corso del 2014 l’Associazione Culturale Hermes Academy, sin dalla propria fondazione nel 2005 sensibile alla scoperta e alla promozione dei giovani talenti, ha proposto il corto nel corso di numerosi festival, promossi all’interno di varie strutture della provincia ionica, tra cui la Libreria Gilgamesh, la sede dell’ANTEAS, il Salotto delle Muse, il Castello De Falconibus di Pulsano (TA), la Comunità Terapeutica Il Delfino,
La giornalista e scrittrice Mara Venuto sottolinea le similitudini con l’omonimo film di Tim Burton, in primo luogo l’atmosfera surreale ed onirica, in cui, attraverso il tema del viaggio, il protagonista cerca di ritrovare se stesso, confrontandosi con quello che è il proprio muro personale, rappresentato dal mutismo. Ricorda le belle citazioni di De Andrè e di Moretti presenti nel corto: “Le parole sono importanti”, rappresentano il mezzo di elezione attraverso il quale esprimiamo noi stessi. Conclude “Big Fish è un corto di formazione, ricco di simboli e metafore, in cui il protagonista riesce a sviluppare la capacità di ascoltare, dare spazio agli altri.”
Sulle orme di Pina Bausch & Jerzy Grotowski
Continuano le sperimentazioni del laboratorio di teatro-danza Tarantanz, la compagnia dell’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus.
Mercoledì 25 febbraio alle ore 16.00 nuovo appuntamento, presso il Teatro dei Baraccamenti Cattolica – gestiti da Officine Tarantine e siti in Via Di Palma a Taranto – con il laboratorio di teatro-danza tenuto dalla danzatrice Simona Tempesta, fondatrice del gruppo Tarantanz, e da Luigi Pignatelli, attore, drammaturgo, poeta e acting coach, fondatore della Compagnia Teatrale Hermes, di Progetto Strambopoli e de Il Circo della Magna Grecia.
Il corso, che prevede due incontri settimanali il mercoledì e il venerdì dalle 16.00 alle 18.00, si ispira a Pina Bautch, coreagrafa tedesca Pina Bausch, geniale regista della danza è considerata la madre del teatrodanza europeo e a Jerzy Grotowski, rivoluzionario nel teatro che, con la nozione di teatro povero, provocò un ripensamento del concetto stesso di teatro e del suo scopo nella cultura contemporanea: egli intendeva un teatro in cui la preoccupazione fondamentale fosse il rapporto dell’attore con il pubblico, non l’allestimento scenico, i costumi, le luci o gli effetti speciali.
Continua il Laboratorio Teatrale al Maggese: scrittura, drammatizzazione, costumistica e scenografia con i piccoli isolani e le loro famiglie
Mercoledì 25 febbraio, presso il Cantiere Maggese (laboratorio urbano patrocinato da Regione Puglia e Comune di Taranto), nella struttura su due livelli in via Cava, nel cuore del centro storico, alle ore 18.30 ritorna il percorso di scrittura e drammatizzazione “Sulla rotta di Artaud”, coordinato dall’artista Luigi Pignatelli, che così descrive brevemente la natura del laboratorio: “Il percorso coinvolge anche e soprattutto i piccoli isolani e le loro famiglie, protagonisti di un laboratorio creativo che parte dalla scrittura dei testi, per giungere, attraverso un lavoro introspettivo che passa anche per lo studio e la realizzazione di costumi e scenografie, alla drammatizzazione. Viaggiare insieme con gli altri, per conoscere se stessi. Perché, come Antonin Artaud insegna “Quando vivo non mi sento vivere, ma quando recito allora sì mi sento esistere.” Il laboratorio di educazione alla teatralità è rivolto sia a coloro i quali intendono intraprendere seriamente lo studio delle tecniche di interpretazione, sia a coloro i quali vogliono semplicemente mettersi in gioco e sperimentare nuovi metodi di ricerca e di comunicazione.
Il linguaggio del corpo al nuovo appuntamento con “Il Profumo di un Libro”
Mercoledì 25 febbraio alle ore 20.00 presso il Cantiere Maggese (laboratorio urbano patrocinato da Regione Puglia e Comune di Taranto), nella struttura su due livelli in via Cava, nel cuore del centro storico, l’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto e la Cooperativa Carisma propongono il nuovo appuntamento del ciclo di happening “Il Profumo di un Libro”: ciascuno porta un libro a sé caro, né racconta brevemente la sinossi, legge un passaggio significativo e racconta le emozioni suscitate dalla prima lettura.
Isabella Convertino, i piccoli isolani e alcuni allievi di Luigi Pignatelli relazioneranno su “Il linguaggio segreto del corpo. La comunicazione non verbale” di Anna Guglielmi. La partecipazione è libera e gratuita. Occorre però prenotare al +39 388 8746670.
Giocherellare in continuazione con l’anello mentre qualcuno ci parla, allontanare un invisibile granello di polvere dalla giacca prima di rispondere a una domanda, accarezzarsi il mento in attesa di prendere una decisione… Sono tanti i gesti che spesso compiamo senza rendercene conto, eppure ognuno di essi ha un significato preciso e rivela spesso qualcosa di importante. Le parole possono ingannare; il corpo, però, non sa mentire. Parla una lingua che dà voce alle emozioni più profonde e più vere. Esprime quello che le parole non sanno o non vogliono dire. Diventa allora importante imparare a cogliere e interpretare il modo in cui una persona ci stringe la mano, si siede di fronte a noi o capire perché continua a toccarsi il volto mentre ci parla. I suoi gesti possono rivelarci se dietro all’adesione ad una nostra proposta si cela una sincera approvazione, un disagio più o meno profondo oppure se il nostro interlocutore ci sta spudoratamente mentendo. Ma non solo. Conoscere il linguaggio segreto del corpo significa anche imparare a conoscere meglio noi stessi, scoprire quando ricorriamo ad atteggiamenti di chiusura o riusciamo a esprimere sicurezza e decisione. E può aiutarci a trovare strumenti e modi per rendere la nostra comunicazione più vera ed efficace.
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