Di Gianni Perilli*
L’Assemblea attenta e partecipata da molti singoli cittadini e rappresentanti delle 36 Associazioni costituenti il Comitato Parco del Castello di Bari, è servita per svolgere il punto sullo stato dell’arte dell’azione giudiziaria di opposizione all’ampliamento del fabbricato del Provveditorato alle Opere Pubbliche in area portuale. Un ampliamento ormai di fatto realizzato, ma che può riservare da qui a breve non poche sorprese. All’incontro era presente l’Avvocato Luigi Paccione che sta seguendo per lo stesso Comitato l’iter giudiziario.
Il Legale ha illustrato i contenuti del secondo atto integrativo all’esposto-denuncia depositato presso la Procura della Repubblica nell’agosto scorso.
In sintesi, i punti rinvengono direttamente dagli atti depositati dalla controparte chiamata in giudizio dinanzi al TAR, e in particolare si riferiscono a un atto della Sovrintendenza datato 1954 che, durante l’istruttoria che portò all’edificazione del primo corpo di fabbrica del Provveditorato, pur sottolineando la presenza di un vincolo del 1930 rimandava ogni autorizzazione alla edificazione al Ministero competente. Ebbene, agli atti non risulta depositato alcuna determina autorizzativa del Ministero a detta edificazione in area vincolata, nè alcun riscontro si è avuto alla richiesta di accesso agli atti al fine di ottenere copia dell’autorizzazione, qualora questa fosse stata a suo tempo fornita. Peraltro quello stesso atto depositato, pur risalente al 1954, smentisce la stessa Sovrintendenza che chiamata ad esprimersi in sede di Conferenza dei Servizi nel 2010 non fece alcun riferimento a detto vincolo.
Inoltre si è evidenziata alla Procura la mancata risposta, questa volta da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla richiesta del Comune e della Regione di sospensione dei lavori in base all’art.28 del DPR 380/2001 richiamato da entrambi gli enti locali nello scorso mese di settembre 2014.
Ma le procedure, come si diceva, non si limitano alla richiesta di indagine della autorità giudiziaria. Come noto, è pendente un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale la cui prima sentenza di merito è attesa per il prossimo 12 marzo e i cui atti preliminari con i ricorsi d’urgenza successivi non hanno, purtroppo, impedito il completamento della edificazione del previsto ampliamento. Nella vicenda, come noto, il Comitato chiamò in causa nel dicembre scorso direttamente il Ministero per i Beni Culturali, e questi invitò la Sovrintendenza a relazionare in merito. Una domanda cui il Ministero ha risposto con una nota che riferisce quanto riportato dalla Sovrintendenza, vale a dire : la conferma della presenza del vincolo, ma , contemporaneamente, la presa d’atto delle modificazioni apportate all’area nel corso del tempo esimendola, nel rispetto delle prescrizioni impartite, dai vincoli di inedificabilità.
Il Comitato ha deciso di chiedere al Sindaco Antonio Decaro di attivarsi affinché in occasione della visita, prevista per il prossimo 20 Febbraio , del Ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini,( per la sottoscrizione, ricordiamo, di un protocollo di intesa che prevede la cessione al Comune di Bari di Alcuni immobili storici fra i quali il Teatro Margherita), l’esponente governativo possa incontrare una delegazione del Comitato per raccogliere le istanze e i progetti di valorizzazione del Castello Normanno Svevo e dell’intera area che quei permessi edificatori hanno compromesso.
L’architetto Arturo Cucciolla ha annunciato ai presenti la nascita formale del Comitato Parco Del Castello, avvenuta nei giorni scorsi presso un notaio, riferendo che la creazione giuridica permetterà supportare il Comune di Bari in ogni azione volesse intraprendere al pari dell’acquisizione ufficiale del Progetto a tutti noto come “Parco del Castello”, che potrebbe diventare parte integrante del programma di tutela del paesaggio e delle coste che l’amministrazione si impegna a realizzare in forza della Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia.
Per concludere, in relazione alla richiesta del Comune di Bari di gestione e pubblica fruibilità della area verde prospiciente gli uffici delle “Opere Pubbliche”, si è appreso del parere favorevole concesso da tutti le parti in causa ,ad eccezione dello stesso Provveditorato, per motivi legati all’avvicendamento della dirigenza.
I baresi attendono l’ ultimo, definitivo, parere positivo.
*Giornalista e blogger