In occasione dello spettacolo del Balletto del Sud al Teatro Monticello di Grottaglie, incontriamo uno dei protagonisti della compagnia, il ballerino Francesco Cafforio che proprio a Grottaglie ha mosso i suoi primi passi di artista e nel teatro Monticello ha eseguito, da bambino, i suoi primi spettacoli. Francesco Cafforio è nato a Grottaglie nel 1992 e inizia a studiare danza, a 11 anni, presso la Scuola D’Arte diretta da Giovanna Lupo. All’età di 14 anni sostiene l’audizione ed è ammesso alla prestigiosa scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano, sotto la direzione di Anna Maria Prina . Per il suo talento Francesco vince due borse di studio per gli anni accademici dal 2006 al 2008. Si diploma nel 2011, con Frederic Olivierì, e già nel mese successivo inizia a lavorare con il corpo di ballo del Teatro, prende presto parte a tutti gli spettacoli sia al Teatro alla Scala che al Teatro Arcimboldi e al Teatro Sthreler e in molti importanti teatri italiani. Dopo l’esperienza milanese, nel Settembre 2012, supera l’audizione per la compagnia Balletto del Sud, diretta da Fredy Franzutti. Da circa un anno inizia ad interpretare i ruoli principali nelle produzioni Carmen (al fianco di Letizia Giuliani), La Bella Addormentata (al fianco di Vittoria Pellegrino) e il Lago dei Cigni (al fianco di Nuria Salado). E’ anche solista delle danze di Orfeo ed Euridice con la grande Carla Fracci ed è un brillante Drosselmeyer ne Lo Schiaccianoci.
Francesco, giovane e con tante esperienze…
Ho iniziato molto giovane, ma ho ancora tanto da fare e da imparare. Nel nostro mestiere le esperienze sono importanti per completare non solo la formazione tecnica ma anche per maturare e sviluppare le capacità artistiche e di interpretazione.
la tua passione per l’arte della danza…
In realtà non c’è mai stato un motivo preciso e non ricordo neanche un episodio che mi abbia fatto avvicinare alla danza. So solo che per me era naturale danzare e mia madre mi dice che gliel’ ho sempre chiesto sin da piccolo. Poi verso gli undici anni mi hanno accontentato e io, fin dal primo giorno di danza ho capito che quella era la mia professione e il mio futuro.
poi la scuola del teatro alla scala di Milano…
Mi dicevano che ero molto portato per l’arte del balletto e spesso vincevo premi e concorsi quindi la mia insegnante mi ha preparato per l’audizione alla scuola del Teatro. Sono stato ammesso a 14 anni e mi sono trasferito a Milano dove ho vissuto per 5 anni. Sono stati anni molto importanti, dove ho imparato tante cose e ho avuto la possibilità di studiare con maestri di eccezionale livello. Ovviamente mi mancavano i miei genitori e i miei fratelli ai quali sono molto legato. Ma sapevo che stavo lavorando per la mia formazione e per il mio futuro e volevo anche, impegnandomi, dare soddisfazione a loro che stavano facendo sacrifici per realizzare il mio sogno. E per questo gli sarò sempre grato.
E il Balletto del Sud…
Sapevo, fin dalla scuola, della compagnia diretta dal maestro Fredy Franzutti in Puglia e mi sembrava una naturale possibilità prestare la mia professionalità a questa compagnia oggi considerata una delle migliori nel panorama nazionale. Ho sostenuto l’audizione nel 2012, e ora sono già quasi tre stagioni. Bellissime esperienze e tante tournée. Con la compagnia e i suoi maestri ho continuato a crescere e a colmare qualche lacuna che portavo dalla scuola. Poi è ovvio che il lavoro di compagnia è un’altra cosa, dove l’artista si misura con tanti personaggi da interpretare con tante prove da superare. Poi il rapporto con i colleghi, con i quotidiani impegni con le tensioni e le paure delle prime, dei debutti: tutto questo ora è la mia vita, realizzo in qualche posto del mondo quello che ho sognato fin da bambino e in qualche modo, tra mille dubbi e incertezze, sono felice.
I ruoli che interpreti…
Da circa un anno interpreto alcuni personaggi principali, è questo mi da molte soddisfazioni. Nella compagnia ci sono tanti ballerini bravi e ci alterniamo nel danzare i ruoli da protagonista. Ho danzato Josè nella Carmen, sono il principe di Bella Addormentata e il principe Sigfried del Lago dei cigni. Sono dei personaggi molto differenti fra loro, ho lavorato per caratterizzare i personaggi e renderli un po’ parte di me. Mi piace anche interpretare il ruolo di Drosselmeyer nello Schiaccianoci, è un personaggio ispirato a Johnny Depp e ai film di Tim Burton e mi piace sentire le reazioni che suscito sul pubblico.
Un difetto e un pregio…
Spesso mi innervosisco facilmente e sono un po’ testardo. Ma ho il pregio di rendermene conto e spesso mi pento. Sono comunque un bravo ragazzo pieno di energia e di voglia di fare e lavorare ho infatti tanti amici che mi vogliono bene.
Sogno nel cassetto…
Mi auguro, che si realizzi un bel sogno per tutti: che la cultura e l’arte tornino al centro della vita sociale della nostra nazione. Non solo per avere un lavoro con più certezze nel futuro ma per vivere in paese migliore: con più attività culturale, con più spettacoli, con più gioia per tutti condivisa a teatro.
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