Di Eleonora Arnesano
E’ un legame millenario quello che unisce la terra di Puglia, il suo popolo e l’albero di ulivo. Per tutta la nostra regione è facile imbattersi in piante che derivano da ceppi originari impiantati dalle popolazioni insediatesi più di tremila anni or sono , gruppi di esemplari, a volte anche sconosciuti, che testimoniano il respiro della storia e il lavoro duro di potatura e accrescimento del punto verde delle piante, un opera che , verosimilmente, la natura da sola non avrebbe mai potuto svolgere. L ‘ulivo è un “alleanza tra terra e uomini”, come ha scritto cantautore tarantino Mimmo Cavallo, ” è la ragione del nostro esistere che ci fa sentire vivi, sessanta milioni di ulivi…. “, è il dono che la natura ha fatto all’uomo affinché dall’essenza del suo frutto egli tragga linfa di vita e sussistenza. L’ulivo parla, urla, contribuisce, grazie al lavoro manuale dell’uomo ad accrescere il suo valore intellettuale, esaltandosi mediante l’arte e le sue variegate forme di manifestazione. La rassegna “Urlo di Ulivo Diversi linguaggi dell’arte contemporanea” organizzata da Sae a cura di Ottorino Picardi e Antonella Zito, iniziata nella cittadina salentina Domenica 25 Gennaio, esalta in pieno questa attività. La pianta d ‘Ulivo fno all’ 8 Febbraio sarà celebrata da vernissage, video arte, perfomances teatrali, letteratura. Sabato 31 Gennaio nel prestigioso castello degli Imperiali, è di scena la letteratura con l’opera dello storico e giornalista Riccardo Riccardi, che terra’ una conversazione sul tema “l’olio di buona qualità’ dell’impresa di Felice Garibaldi in Puglia”.
A merito dell’encomiabile lavoro di ricerca svolto con passione certosina da Riccardi, documentato nel suo libro “L’impresa di Felice Garibaldi e il Risorgimento in Puglia (1835- 1861)”, per i tipi di Congedo Editore, la vita del fratello più giovane di uno dei padri della patria, il generale Giuseppe, viene liberata dalla polvere dei secoli. Felice,Uomo educato, molto amato, colto e rispettoso del prossimo, esportò l’olio pugliese in tutta Europa e la sua attività contribuì alla floridezza economica delle terre baresi. Divenuto imprenditore e proprietario di un negozio a Bari, non poté completare la sua opera a seguito dell’insorgenza di un male incurabile che lo avrebbe portato alla fine ancora giovane. L’autore fa venire alla luce anche la storia d’amore di Felice con una giovane donna giovinazzese, Chiarina Genchi, che lo seguirà fino all’ultimo giorno e che verrà liquidata dalla famiglia Garibaldi al pari di una collaboratrice domestica. Una storia avvincente ai più sconosciuta nata intorno all’olio che non mancherà di suscitare interesse e curiosità. Introdurrà’ l’evento l’esperta in comunicazione Giovanna Ciraci‘ con conclusioni affidate al critico e saggista Carmen De Stasio. L’attrice Floriana Uva, interpreterà passi salienti del libro contrappuntata da brani musicali di cultura popolare eseguiti dal maestro fisarmonicista Marco Pasculli.
Ingresso libero.
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