L’Associazione di Promozione Sociale ACSI ERIS e l’ACSI Prometeo Video Lab, nell’ambito
delle attività promosse all’interno del Laboratorio Urbano Mediterraneo di San Giorgio Jonico,
lunedì 29 dicembre 2014, propongono uno spin-off della rassegna “Letture a km 0 – La cultura a
filiera corta”, che intende promuovere autori locali, mediante la presentazione delle loro ultime
opere.
Questo primo incontro verterà sulla presentazione del nuovo saggio dello scrittore e giornalista
freelance Giuliano Pavone, intitolato “Venditori di fumo. Quello che gli italiani devono sapere
sull’Ilva e su Taranto” (Barney Edizioni – 2014), con l’intervento di Rosa Colucci, Direttrice di
“ExtraMagazine”
Sinossi:
Solo una cosa fa più rabbia della noncuranza con cui un’industria ha devastato ambiente e vite
umane a fini di profitto: l’omertà e la connivenza di chi gliel’ha permesso.
In una telefonata intercettata, due membri della famiglia Riva, i proprietari dell’Ilva, usano
l’espressione “vendere fumo”. Una formula involontariamente emblematica di una vicenda in cui
alle emissioni nocive del grande stabilimento si aggiunge la cortina di disinformazione che le ha
coperte.
Quella di Taranto e rimasta a lungo una tragedia silenziosa, schiacciata sotto il peso del ricatto
occupazionale e di “relazioni pericolose” intrattenute dall’Ilva con quelli che dovevano essere i suoi
controllori: sindacati, forze dell’ordine, organi di giustizia, stampa e la politica fino ai suoi più alti
vertici nazionali. E a partire dal luglio 2012, quando sequestri e inchieste hanno finalmente acceso i
riflettori sulla vicenda, dall’occultamento della realtà si e passati alla sua mistificazione.
Il caso Ilva viene troppo spesso rappresentato come una semplice vertenza occupazionale o una
questione di politica industriale. I drammatici dati di malattia e di morte, che qualcuno contro ogni
evidenza mette ancora in dubbio, vengono derubricati a fattore scatenante di un problemasquisitamente economico, anziché essere considerati essi stessi il problema. L’operato della
magistratura viene poi da molti considerato il frutto di una smania di protagonismo cocciuta e
irresponsabile invece che un atto dovuto alla luce dell’incredibile gravità dei fatti.
L’Ilva è oggi il terreno su cui si misurano le vere priorità e la credibilità del nostro Paese. Una storia
profondamente italiana, fatta di grandi opere e grandi omissioni, di scelte avventate e di malaffare, di
cinismo e umanità, ignavia ed eroismo. Non solo Taranto, quindi, ma un caso di scuola che offre
strumenti per interpretare alcune delle questioni oggi più dibattute e di riflettere a fondo sui rapporti
fra politica, potere economico, giustizia e informazione.
L’evento avrà luogo Lunedì 29 Dicembre presso il Laboratorio Urbano Mediterraneo di San
Giorgio Jonico, via Trento (accanto all’Ufficio Postale), ore 19.00.
Ingresso libero.
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