di Enzo Carrozzini
Pino Mango, uno dei cantautori più originali del panorama musicale italiano, è scomparso ieri sera stroncato da un infarto nel corso di un concerto che teneva a Policoro in Basilicata, sua terra natale.
Il cantautore stava eseguendo “Oro”, la bellissima canzone con la quale s’era affermato al grande pubblico nel 1984 mettendo in risalto la sua voce straordinaria da virtuoso di semi falsetto (che rispetto al semplice falsetto, comporta un sforzo maggiore alle corde vocali per le particolari vibrazioni che richiede).
Non appena iniziata l’esecuzione il cantante, (nato a Lagonegro in provincia di Potenza il 6 Novembre del 1954),accompagnato e alternando le strofe di “Oro” coi fans, accorsi in centinaia ad ascoltarlo, ha smesso di suonare il pianoforte dicendo :”Scusate, non mi sento bene”, i componenti dello staff sono accorsi immediatamente per soccorrerlo, ma è spirato prima di giungere in ospedale.
Lei verrà, Odissea, Bella d’estate, Nella mia città, Come Monna Lisa, Mediterraneo, Dove vai, Giulietta , La rondine, la stessa Oro , sono tra i brani più belli di Mango, che aveva composto per la immensa Mia Martini anche “Che vuoi che sia se ti ho amato tanto”.
Tra i tanti album pubblicati, ricordiamo “Acchiappanuvole” del 2009, nel quale impreziosiva , con le vibrazioni emozionanti della sua voce inconfondibile brani già noti di altri mostri sacri della canzone d’autore italiana (citiamo Luigi Tenco, Fabrizio De Andrè, Franco Battiato e Claudio Baglioni).
Da i microfoni di Rai Radio Uno stamani lo show man Fiorello nel suo programma Radio Mamma gli ha voluto dedicare un saluto, ricordando quando nel 1995 lo ascoltò mentre eseguiva gorgheggi con la sua splendida voce, e lui che esordiva col brano di Max Pezzali “Finalmente Tu” pensò : “Ma dove mi presento con questa mia Voce?”.
Mancherà a tutti. Ciao Pino.
Abbiamo visionato il video delle immagini dell’ultimo concerto di Pino Mango dal Palco del Palaercole di Policoro. Tristissimi dolorosissimi istanti in cui il grande cantautore saluta la vita cantando proprio quella bellissima canzone che aveva impresso una decisiva svolta alla carriera e alla vita stessa. Abbiamo anche ascoltato il suono dell’ultima nota, sorda, grave, di quel pianoforte col quale egli si stava accompagnando -un Do Grave Basso- che assume ,alla luce degli eventi che di li a pochi istanti si sarebbero verificati, il segno di un tragico ineluttabile presagio…. l’inizio la fine…… Abbiamo deciso , al contrario di altri mezzi di informazione ben più importanti del nostro, di non scortare alcun video l’articolo riguardante la tragedia del cantante lucano, per non contribuire ad aumentare i rischi di spettacolarizzazione di un evento tanto doloroso per tutti..
Gli ultimi istanti di vita di una persona meritano rispetto e non possono essere frutto di sciacallaggio pubblicitario all’insegna di “un tanto a clic”…..