Un’umanità affamata d’amore. Per la rassegna “l’autunno dei teatri”, sabato 6 dicembre 2014, alle
ore 21 al TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, va in scena “Namur (o della guerra e
dell’amore)” di Antonio Tarantino, regia Teresa Ludovico, con Teresa Ludovico e Roberto
Corradino, spazio scenico e luci Vincent Lounguemar, costumi Luigi Spezzacatene, tecnico suono e
luci Gianvito Marasciulo, produzione Teatro Kismet OperA. Biglietto intero 10 euro, ridotto 7 euro.
Info: 099.4725780 – 366.3473430.
19 giugno 1815. L’armata francese è in rotta. Napoleone fugge verso Parigi. Namur, ormai un
paese di retrovia, è percorso dalla soldataglia inglese e prussiana che, casa per casa, cerca i nemici.
E’ notte, nei campi di grano cavalli sventrati, soldati sgozzati, sciabolati, ammassati si confondono
nell’oscurità, fra gli arbusti e le fronde. In una capanna fuori Namur, Marta, una vivandiera
imperiale, non più giovane, sta facendo l’amore con Lucien, un imberbe fantaccino che alle
pressanti richieste di conferma d’amore da parte della donna, cercherà, fino all’alba, di sfuggire
con imbarazzo e finzione. I loro dialoghi crudeli sveleranno universali meccanismi di coppia e la
feroce assurdità della guerra.
Marta è una donna che ha scelto di rinunciare alla tranquilla finzione della vita domestica per
seguire una libertà che paga a caro prezzo. Ha vissuto tutto, troppo, stanca è pronta anche a
morire, ma l’amore per il giovane soldato le restituisce forza e dignità. Lucien, giovane impaurito e
confuso, sconvolto dagli orrori della guerra, per salvarsi, propone uno scambio di abiti che
innescherà un grottesco gioco di ruoli.
Considerato un “alfiere fuori controllo di una nuova drammaturgia”, Antonio Tarantino (Bolzano
1938) crea con pennellate mirabili un affresco visionario di grande potenza evocativa. I fitti
dialoghi dei due personaggi, con la loro bruciante universalità, travalicano la capanna di Namur e
risuonano nell’immensità della notte che si popola di Storia. Lo spettacolo è candidato al premio
Ubu per il teatro come “migliore novità 2014”.
Il Teatro Kismet OperA nasce a Bari nel 1981 come compagnia teatrale ragazzi per iniziativa di
giovani attori provenienti da una scuola universitaria di formazione all’attore diretta da Carlo
Formigoni. Nel 1989 inaugura la sua casa teatrale, scegliendo volutamente un ex capannone
industriale, luogo preposto a valorizzare un’idea di teatro come officina artistica, fucina di idee,
luogo d’incontro, centro di cultura e di dialogo permanenti. Negli anni l’Opificio per le Arti Kismet
OperA configura sempre più la sua attività attraverso differenti percorsi produttivi e si fa polo di
attrazione di artisti italiani e stranieri, diventando modello di mediazione tra il teatro e le altre
forme di comunicazione/creazione quali la scrittura, la pittura, il video, la fotografia, la musica.
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