Ha ragione il Sig. Colelli nella riflessione inviataci, “non è colpa dell’acqua “ se nel Bel Paese assistiamo a disastri di ogni genere e sorta ogni qualvolta si verificano eventi atmosferici, provocando immani tragedie per vite perse e danni economici subiti. E’ l’eterna lotta che l’uomo instaura con se stesso tra conservazione della specie e carica edonistica che lo porta ad operare per trarre vantaggi individuali qualsiasi genere di attività eserciti. E’ sconcertante pensare come l’uomo, costituito in massima parte dall’elemento acqua, dimentichi la sua condizione e insaturi una lotta contro quella stessa natura dalla quale proviene, non sappiamo come finirà questa battaglia, immaginiamo benissimo dove ci porterà, e già ne stiamo constatando le conseguenze…. (E.C.)
di Carmelo Colelli
L’acqua non è colpevole!
In questi giorni, giornali e telegiornali, raccontano, ora per ora, dei danni che l’acqua ha provocato e sta ancora provocando.
L’acqua, venuta giù dal cielo, ha ingrossato fiumi, torrenti, canali, fino allo straripamento, di conseguenza paesi ed intere città allagate.
E’ convinzione comune che Non è l’acqua ad essere responsabile di tali eventi, ma la mano dell’uomo, di quell’uomo egoista, che non ha guardato lontano, la mano di quell’uomo che ha voluto a tutti i costi anteporre i propri immediati bisogni a più lungimiranti progetti di valorizzazione e rispetto, della natura e del territorio a beneficio di tutti.
L’acqua non è colpevole!
Essa è stata istigata a tanta violenza, istigata dall’uomo, ha dovuto trovare una nuova strada per giungere al mare, lei doveva ricongiungersi all’acqua del mare, la sua strada naturale, quella che aveva percorso per secoli, giorno dopo giorno, goccia dopo goccia, attraverso lussureggianti rive, era stata ostruita, qualcuno l’aveva interrotta.
Ho scelto queste poche immagini tra tante, l’acqua che scorre nel letto dei torrenti, dei fiumi e dei rivoli, passando tra le case degli uomini, senza creare nessun danno, apportando soltanto benefici.
Una sola immagine, col cielo e con le nuvole, il ciclo completo dell’acqua che sale al cielo per diventare nuovamente pioggia.
Testimonianze della bellezza della natura, che si offre all’uomo come una dolce donna innamorata.
Vogliano queste poche immagini, far riflettere tutti, e preservare il bene più grande che, per dirla in termini giuridici, possediamo in comodato d’uso, un bene che non è nostro, che dobbiamo consegnare a chi viene dopo, efficiente ed in ottimo stato: “La natura e le sue bellezze, la nostra vera ricchezza”.