Cominicato stampa dei MeetUp 5 Stelle Jonici.
Dal 28 settembre scorso, dopo un lungo periodo di commissariamento, la provincia di Taranto dispone nuovamente di un Consiglio Provinciale. Questo è avvenuto in seguito all’elezione di secondo grado, introdotta grazie a nuove norme che, invece di disporre la soppressione delle Province, come originariamente era stato enunciato, hanno invece apportato esclusivamente modifiche ai criteri di svolgimento delle elezioni. Con l’ attuale formulazione della norma si è completamente spogliati della titolarità del voto i cittadini. In altri termini l’attuale previsione normativa consente ai politici di eleggere le cariche del Consiglio Provinciale tra di loro stessi, con un ‘modus procedendi’ che assume piuttosto l’aspetto di una spartizione delle poltrone. Estromettere i cittadini nella scelta degli amministratori provinciali rappresenta una volontà di operare fuori da qualsiasi ingerenza, e per dirla schiettamente significa voler operare al di fuori della democrazia.
Stante la premessa doverosa e tristissima, se si è deciso di estromette dalla scelta del Consiglio Provinciale i cittadini, ci si chiede se la volontà di questi ultimi sarà poi tenuta in conto dai rappresentanti in carica nelle decisioni che saranno chiamati a compiere gli amministratori Provinciali. La domanda che nello specifico i gruppi jonici si pongono è se il nuovo consiglio provinciale e il suo neo presidente riterranno meritevoli di considerazione le richieste dei cittadini ionici di veder attivo lo scalo aeroportuale di Grottaglie ai voli civili. Resteranno sordi alle voci sollevate, indifferenti dinanzi alle istanze già presentate e magari praticheranno ancora una volta politiche distruttive e volte a mortificare le aspettative della quasi totalità dei cittadini del versante Jonico? Sul tema si dibatte lungamente e da moltissimo tempo e la volontà dei cittadini Jonici è stata espressa chiaramente , in tanti profondono costante impegno al fine di uscire vittoriosi da questa battaglia contro tutti coloro che da sempre ostacolano l’apertura ai voli civili dell’aeroporto Arlotta. Esiste un disegno al quale hanno contribuito tutti coloro che ci hanno amministrato negli anni, una volontà scellerata di negare alla nostra provincia anche solo la possibilità di sperare in un futuro diverso sia dal punto di vista economico che turistico. Noi siamo e restiamo fermamente convinti che l’apertura dell’aeroporto di Grottaglie offrirebbe la possibilità a noi cittadini ionici ma anche ai cittadini della limitrofa Basilicata e della Calabria di ottenere la tanto agognata ‘opportunità’ di sviluppo per il settore turistico – e di riflesso -di buona parte dell’economia che ruota intorno ad esso. Attraverso la lettera alla Ryanair abbiamo cercato di dare impulso, di lanciare dei segnali, di rendere note le prospettive di sviluppo che dall’attivazione dello scalo grottagliese scaturirebbero. Siamo convinti che tale possibilità di effettuare collegamenti da e per Grottaglie debba essere offerta anche ad altre compagnie aeree quali la EasyJet, Vueling, Aegean Airlines, Wiz Air, Air Italy solo per citarne alcuni. A questo punto ci si interroga sul ruolo che la Provincia assumerà su la tematica presa ad oggetto sulla scorta della nuova normativa di riordino, e dunque sulla sua reale utilità in termini pratici quale Ente promotore dello sviluppo locale. Questo dovrebbe essere il ruolo della Provincia, e il condizionale è d’obbligo, perché nella realtà non sappiamo se questo avverrà e se i nuovi insediati saranno capaci di adoperarsi in tal senso. Attendiamo fiduciosi che il Consiglio provinciale appena costituito e il suo Presidente appena eletto, ci rendano edotti circa il programma relativo al rilancio della terra Jonica e dell’aeroporto di Grottaglie, nella speranza che per una volta e finalmente, le parole e i proclami elettorali possano trovare reale applicazione.