di Eleonora Arnesano
Sabato 18 Ottobre è stato inaugurato a Bari in Via Putignani 14 il comitato elettorale di Guglielmo Minervini, assessore regionale uscente alle politiche giovanili del partito democratico, candidato alle elezioni primarie del centrosinistra del 30 Novembre prossimo che lo vedranno in competizione con Michele Emiliano, segretario regionale del PD, e il senatore Dario Stefano esponente vendoliano di Sinistra ecologia e Libertà, per la definitiva scelta del candidato ufficiale alla Presidenza della Regione Puglia alle elezioni della prossima primavera.
Il “Nodo” è l’altra parola chiave che si aggiunge a quella scelta per la competizione preliminare, “La Forza“, parole apparentemente distanti, ma in realtà complementari ed evocative, scelte da quest’uomo tanto esile da apparire fragilissimo, dal quale, tuttavia, sgorga una fortissima carica interiore capace di contagiare tutte le persone che affollavano il comitato. Minervini parte dal “Nodo” una struttura semplicissima allestita con materiali di risulta disposta dai giovani che lo accompagnano in questa avventura, fino a qualche ora prima ancora indaffarati alfine renderla fruibile in tempo utile per la conferenza stampa, (in una maniera geniale e al tempo stesso raffinata da lasciare piacevolmente sorpresi), per farne un luogo , come egli stessoha affermato di “straordinaria opportunità e per tirar fuori il valore delle persone“, una struttura destinata a durare per completare cambiamento iniziato dal 2005 che, evidentemente, è ancora lungi da essere realizzato. Il Nodo e la Forza serviranno a recidere i nodi gordiani che ancora insistono in politica, per Minervini questo si realizza invertendo i canoni che fino ad oggi hanno condizionato il corso stesso, perché, afferma, “è politica che deve convogliare tutte le energie che conferiscono dai cittadini” per restituirle a loro stessi, , è questo il senso della sfida. Per quanto relativo alle proposte programmatiche Minervini afferma che il cuore del problema è mettere in condizione la Puglia di andare oltre la crisi, per cui il combinato disposto tra la drammatica crisi sociale che ha stremato le famiglie alle prese il dramma della perdita di lavoro e della Disoccupazione e le problematiche inerenti le condizioni del territorio suggeriscono la prima grande idea’ ovvero: varare un piano per “accudire la Puglia” mediante l’apertura di trecento cantieri cui concorrano non soltanto aziende pubbliche, ma anche piccole e medie imprese, professionisti disoccupati, alfine di combattere il dissesto idrogeologico, valorizzare il patrimonio artistico, prendersi cura dei beni comuni, in definitiva. Cinquemila persone da impiegare per tre anni con Mille euro al mese per Sistemare e ripulire alvei dei corsi d’acqua, delle lame, riordinare archivi comunali, recuperare siti archeologici, la cui attività potrebbe creare benefici all’indotto turistico. “Le risorse per il piano sono disponibili“, afferma l’assessore, mediante l’uso di Fondi Europei e Regionali, è possibile varare quello che definisce il “Piano Marshall per la Puglia“. E ancora in cantiere fervono proposte per incoraggiare le aziende all’innovazione, e seguiranno altri incontri nel corso dei quali le idee saranno dispiegate. Alla domanda di una collega del perché non mettere in cantiere da subito le idee illustrate, ha replicato che la sua candidatura risponde all’auspicio e l’ambizione che queste escano dall’ambito delle politiche settoriali, e ,sotto la sua guida, assumano forma di vero e proprio sistema, così come non ha glissato la domanda sui tagli agli stanziamenti Stato Regioni previsti nel DPF varato dal Governo Renzi, rispondendo che pur condividendo il tentativo che il Premier sta avolgendo con le politiche di razionalizzazione delle spese statali necessarie per dare una scossa al sistema Italia, è fiducioso che la discussione in atto nell’Associazione delle Regioni e grazie al suo Presidente , Sergio Chiamparino, le reciproche necessità possano trovare ragionevole mediazione.