Di Gianni Perilli*
Incontro partecipato e denso di sentimenti di amore verso la propria città, quello tenutosi mercoledì sera 24 settembre presso la Sala Opera Pia della Chiesa del Carmine, nel cuore del Borgo Antico di Bari, che ha visto battere all’unisono i cuori dei cittadini, delle Associazioni, di Amministratori, professionisti e storici,nel corso di circa tre ore di dibattito. L’oggetto del confronto verteva sull’esposizione della proposta di creazione di un Parco verde di circa 6 Ettari, comprendente l’area archeologica situata tra il Castello Svevo e l’Abbazia di Santa Scolastica,nonché le soluzioni alternative da offrire agli uffici regionali del Provveditorato Alle Opere Pubbliche, per scongiurare il pericolo di edificazione nelle medesima area di una Palazzina nella quale collocare i relativi uffici ( i cui lavori sono sospesi a seguito di provvedimento di Urgenza del Tar Puglia dietro ricorso promosso da cittadini e Associazioni patrocinati dall’Avvocati Luigi Paccione, in attesa si pronunciamento definitivo previsto per il prossimo 15 Ottobre). Il Comitato “Parco del Castello” per bocca dell’architetto Arturo Cucciolla , che ha introdotto l’incontro, ha voluto non solo sottolineare quanto sia stato devastante il mancato rispetto dei vincoli di tutela cui era sottoposta l’area sin dal 1930, ma con l’aiuto di un interessantissimo lavoro di ricerca ha permesso la ricostruzione storica anche per immagini di quello che sarebbe dovuto essere uno degli angoli più belli del capoluogo pugliese
All’incontro hanno partecipato in rappresentanza delle istituzioni l’Assessore all’Urbanistica prof.ssa Carla Tedesco e l’Assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli per l’Amministrazione Comunale, e la Presidente del Municipio 1 avv. Micaela Paparella. Con loro i numerosi rappresentanti delle Associazioni che si sono coordinati in una azione tesa non solo alla salvaguardia di un patrimonio storico artistico quale è il Castello Normanno Svevo, ma alla riprogettazione e riqualificazione di uno spazio urbano e del tessuto economico-sociale della Città Vecchia.
Alla dettagliata e esauriente introduzione dell’architetto Cucciolla, è seguito l’intervento altrettanto puntuale della prof.ssa Tedesco che ha tenuto a sottolineare quanto la trasformazione urbanistica di un territorio rifletta i rapporti di potere delle strutture politico-sociali che lo governano. Nel caso di quell’angolo di Bari,l’attività storica di ricerca fatta dal Comitato evidenzia che anche la nostra città non sia rimasta immune da atti di protervia che hanno stravolto il contesto sociale storico e culturale in cui si collocava il patrimonio archeologico. Si è citato l’esempio della realizzazione in epoca fascista a Roma di Via della Conciliazione, che , nell’intento di valorizzare il senso del colonnato del Bernini, mettendo al centro la sua “visione” ( o meglio, la “visuale”), ha cancellato per sempre quel tessuto urbano e di relazioni sociali gravitanti intorno ad esso, per certi versi più autentico e vicino alla dimensione sociale, storica e culturale del luogo stesso, finendo per stravolgerlo.
Col tempo il concetto stesso di riqualificazione e recupero delle aree urbane ha capovolto il concetto stesso di vincolo di tutela dei patrimoni storici, artistici e culturali. Ed è per questo che il programma della Amministrazione Comunale, che richiama proprio il legame stretto di Bari e dei baresi con il loro mare, non poteva che impegnare i componenti della Giunta ad affiancare l’azione del Comitato. E questo affiancamento non è solo dell’Assessore Tedesco ma, come ha tenuto a sottolineare l’Assessore Petruzzelli, dell’intera Giunta Comunale nel rispetto dei rispettivi ruoli.
E nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità, anche la Presidente del Municipio 1 ha voluto sottolineare la piena sintonia dell’intero Consiglio Municipale alla battaglia che si sta conducendo per la realizzazione di una idea di rigenerazione urbana partecipata. E il primo passo sarà quello di restituire alla libera fruizione dei cittadini del parco prospiciente gli uffici delle OO.MM. del Provveditorato interregionale alle OO.PP. di Puglia e Basilicata. E a questo scopo sarebbe già iniziato uno scambio di note fra il Comune e l’Autorità Portuale, che è concessionaria dell’area. In particolare, sarebbero in fase di accertamento le autorizzazioni che sarebbero state rilasciate al Provveditorato alle OO.PP. per l’uso di quelle aree.
Gli interventi dal pubblico che sono seguiti hanno mostrato l’importanza che questa vicenda ha ormai assunto a livello non solo cittadino. Da segnalare il primo, quello di Carlo Paolini della Associazione ARCA – Centro di Iniziativa Democratica, soprattutto perché in qualità di ex Consigliere Comunale ha denunciato pubblicamente le difficoltà incontrate in Consiglio Comunale durante la precedente Consigliatura (quella, ricordiamolo, che ha visto il Comune non arginare il progetto del Provveditorato al tavolo della Conferenza di Servizio) a porre un argine a quei “poteri forti” che per molti versi avrebbero agito in modo molto simile a quello di Araldo di Crollalanza. L’importanza del Parco del Castello – secondo Paolini – è nel tentativo di ricucitura delle aree verdi che pure si possono riconoscere nel quartiere murattiano: da Piazza Massari a Piazza Garibaldi, fino ad arrivare a Piazza Risorgimento (interessata da un recente intervento di riqualificazione dai risultati fallimentari), per poi arrivare ai giardini di Piazza Roma e Piazza Umberto.
Insomma, una città che cambia volto, e si offre in maniera nuova ai turisti che arrivano a Bari con le grandi navi da crociera in numero sempre crescente.
In conclusione, un incontro che ha voluto sottolineare quanto sia entusiasmante la partecipazione a un progetto che vuole restituire la città ai suoi cittadini, e il fatto che questa volta anche le istituzioni locali siano pienamente al loro fianco fa, di quanto sta accadendo , una occasione da non perdere per tutti i cittadini quelli di oggi e quelli di domani.
*giornalista Blogger e autore Immagini