Sono stati fatti volare in aria tantissimi palloncini bianchi e gialli, tra musica e commozione, mentre le foto delle tante vittime della strada scorrevano su di un monitor con i loro sorrisi, e con i loro pezzi di vita. Questo uno dei tanti momenti emozionanti, che hanno reso omaggio alla memoria di Gennaro Cafaro, celebrato venerdì sera, in Piazza Maria Immacolata, durante il primo ‘Concerto per la vita’, a lui dedicato. L’evento, fortemente desiderato dalla mamma di Gennaro Cafaro (sottocapo di Marina Militare, deceduto in incidente stradale il 25 dicembre 2011), la signora Piera Lucia Cantanna, si è aperto con una breve conferenza moderata da Elena Ricci e Clelia Conte, alla quale hanno preso parte l’assessore Gionatan Scasciamacchia in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Taranto; il dottor Mario Balzanelli dirigente del 118; l’AIDO per la donazione di organi; il signor Raffaele Russo per la protezione civile; l’avvocato Gina Lupo; la signora Cantanna in rappresentanza della sezione di Taranto ‘Gennaro Cafaro’; e la signora Katia Schiavone, presidente dell’associazione ‘Vittime della strada e della giustizia – Flavio Arconzo’. Un momento particolare, in cui si è celebrata l’importanza della vita. Gli incidenti stradali, che il dottor Balzanelli, ha definito morti evitabili, sono una tra le più diffuse cause di morte in Italia. Oltre 3000 morti ogni anno sulle strade. Taranto ha voluto ricordare le sue vittime così, con un concerto e con una manifestazione sportiva tenutasi il 18 settembre nelle acque antistanti la Lega Navale Italiana. Una regata in memoria del giovane Cafaro, che ha visto la partecipazione dei rematori della Magna Grecia, e di due equipaggi della Marina Militare. Venerdì sera, durante il concerto, si è proceduto alla premiazione. Il trofeo realizzato dall’artista Massimo Carriero, rappresenta il rapporto duale tra la vita e la morte, e poi si protende verso l’alto ad indicare il cielo. E’ stato consegnato dai genitori di Gennaro Cafaro, al comandante della portaerei Cavour (sulla quale prestava servizio il giovane sottocapo), Luca Conti. Emozioni, ricordi e soprattutto testimonianze, tra momenti di musica e moda, egregiamente condotti da Gennaro Chiarelli, Simona Daversa e Clelia Conte. La voglia di fare qualcosa in più per gli altri, per dare un senso alla perdita di un proprio caro. Questa è stata la forza di una grande mamma e di un grande padre, la signora Lucia Cantanna e il signor Antonio Cafaro, i quali sul palco, sono stati omaggiati dalla Marina Militare con un abbraccio simbolico, la preghiera del marinaio. Taranto ha risposto bene all’iniziativa, che ha registrato tantissime presenze. Un momento per ricordare e sensibilizzare ad una guida sicura, un modo valido per amare noi stessi e la propria vita, dono unico ed imprescindibile.
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