Per realizzare se stessi o per fuggire da un’Italia ancora provinciale, molti giovani si recano all’estero ritenendo tale esperienza importante a livello formativo. Tanti vanno in cerca di autorealizzazione, cambiamento, indipendenza, libertà, evasione, opportunità, gratificazioni lavorative, confronto, nuove amicizie e per imparare una nuova lingua. Certamente, in tanti casi rappresenta una tappa fondamentale. Oggi giorno sono tanti i ragazzi che scelgono l’Inghilterra e soprattutto Londra per fuggire da un’insofferenza dovuta alla “crisi”.
Nel suo ultimo album, pubblicato nel gennaio 2014 da Universal, Omar Pedrini, attraverso il genere rock e le sonorità folk, si interroga proprio su questo trend e sulla possibilità, anche per gli artisti di ottenere qualcosa in più oltrepassando la manica, mettendo in evidenza storie di gente comune. “Che ci vado a fare a Londra?” è un disco che nasce dal disincanto, un lavoro corale, quasi fosse una raccolta di racconti brevi di un autore della beat generation, di un artista che superati i quarant’anni, dopo essersi tolto tante belle soddisfazioni, sogna con i piedi per terra.
Omar Pedrini, cantante, chitarrista e fondatore del gruppo Timoria, sta promuovendo le diciotto tracce che compongono il lavoro discografico con un tour con il quale sta girando l’Italia e che venerdì 22 agosto farà tappa al Garden Cafè di Castellaneta Marina (Ta).
In questa location, resa suggestiva dai grandi pini secolari e dal pittoresco giardino che conferisce, appunto, il nome alla struttura e che durante l’estate propone costantemente eventi di musica live e djset, oltre ad un eccellente servizio di cocktailleria e di ristorazione, Omar Pedrini si esibirà cantando i suoi ultimi inediti come “Nina (meno male che ci sei)”, un omaggio a tutte le donne, “Gaia e la balena”, originariamente interpretato col cantautore Ron, che è anche il produttore dell’album, il singolo che dà il titolo al cd e proporrà anche due grandi successi dei Timoria come “Sole Spento” e “Sangue Impazzito”.
Gli anni passati con i gruppo, nel quale è stato presente anche Francesco Renga, rappresentano il periodo più florido per l’artista, che nato a Brescia, ha iniziato il suo percorso artistico nei primi anni ’80 e nel ’86 ha fonato il gruppo alternative rock, prima chiamatasi Precious Time e successivamente con il nome cha ha mantenuto fino allo scioglimento nel 2003.
L’evento, un progetto del Noir Cafè di Ginosa (Ta), sarà aperto dal gruppo ginosino I.F.A.D., acronimo di Infondo a destra, formazione dedita al rock cross alternativo italiano, costituita da Giuseppe Pirrazzo al basso e in voce, Giuseppe Tagliente e Vincenzo Costantino alla chitarra, Alessandro Moretti alle percussioni e Adriano Bossa alla batteria.
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