di Enzo Carrozzini
La giornata festiva di Ferragosto ha visto a Pitigliano in Provincia di Grosseto, l’addio a Simone Camilli, 35 anni, il giovane reporter italiano dell’agenzia internazionale Associated Press, che il 13 Agosto ha perso la vita con altre 6 persone a Bet Lahiya a nord della striscia di Gaza, nel mentre documentava il tentativo di disinnescare un ordigno israeliano rimasto inesploso.
Una “persona speciale” nei ricordi degli amici e dei colleghi che insieme a familiari e cittadini lo hanno salutato nella Cattedrale della cittadina Toscana nota come la “piccola Gerusalemme” per le caratteristiche mura che ricordano la città Sacra delle tre religioni monoteiste. Parole commoventi del padre, Pierluigi Camilli sindaco della cittadina già giornalista Rai, della mamma e della giovane moglie, conosciuta otto anni prima proprio a Gerusalemme , dalla quale aveva avuto una Bimba, Nur , che oggi ha tre anni.
Una persona speciale si diceva, che non ha abdicato al ruolo di documentare immagini di verità in scenari che a noi sembrano lontani, ma invece drammaticamente vicini, cercando di riprendere il tentativo di disinnescare una bomba inesplosa proprio nel momento in cui era in atto una tregua ,cosiddetta “umanitaria” , del conflitto iniziato l’8 Luglio scorso tra le forze armate israeliane e i nuclei combattenti di Hamas,che come novelli kronos non esitano a sacrificare i propri figli per Perpetuare lo status quo di interessi economici e di potere.
Camilli ha pagato con la vita il suo essere “persona speciale”, riprendendo un “atto di verità” ,rendere ininfluente un ordigno , ed è il solo e unico messaggio di pace che in questo momento ci giunge dalla terra martoriata di Palestina. Per questo motivo parole sull’opportunità della sua presenza in quel momento particolare come su quel , in un certo qual modo, ” essersela andata a cercare” non meritano asilo nei pensieri delle persone pensanti. Tanta amarezza riscontra l’inerzia dei paesi europei ancora acefali di una politica estera comunitaria, e procrastina a fine Agosto sedute istituzionali sugli improbabili tentativi di mediazione tra le parti, ma sappiamo che “Business is Business” e ogni paese dell’Unione ha il suo P.I.L. da piangere cui anche le industrie belliche, e non, partecipano… È la lama affilata dell’occidente….