Una grande ritorno: Enzo Iacchetti torna a Taranto per riproporre, dopo il grande successo del 23 marzo scorso al Teatro Orfeo, il suo straordinario concerto-spettacolo “Chiedo scusa al signor Gaber”, solo che questa volta lo fa all’aperto nella suggestiva location del teatro “Arena” della Villa Peripato di Taranto.
Sul palco Enzo Iacchetti, il trio vocale Witz Orchestra, il pianista Marcello Franzoso e l’Orchestra ICO della Magna Grecia diretta da Valter Sivilotti; il concerto-evento “Chiedo scusa al signor Gaber” si terrà al teatro “Arena” della Villa Peripato” lunedì prossimo, 14 luglio, con ingresso a partire dalle ore 20.30 e inizio alle ore 21.00.
Questo grande evento è organizzato, in collaborazione con l’Orchestra ICO della Magna Grecia, dall’Amministrazione Comunale di Taranto che intende così offrire una occasione di intrattenimento culturale ai cittadini di Taranto e ai turisti presenti in città.
Piero Romano, il direttore artistico della Orchestra ICO della Magna Grecia, ha spiegato che “abbiamo scelto di proporre questo spettacolo-concerto che, come da intesa pluriennale con l’Amministrazione comunale, ha un carattere estivo e festivaliero; colgo l’occasione per ringraziare il Sindaco di Taranto, Dottor Ippazio Stefàno, per l’impegno profuso anche in questa occasione per la diffusione e la promozione della musica di qualità”.
“Chiedo scusa al signor Gaber” di e con Enzo Iacchetti è un concerto-spettacolo nato nel 2010 da un disco definito dalla critica “uno dei migliori dell’anno”, poi diventato uno spettacolo portato in scena per anni da Enzo Iacchetti con la triestina Witz Orchestra, tre straordinarie “voci” con chitarra al seguito, e il maestro Marcello Franzoso al pianoforte.
Nell’ambito di una collaborazione con L’Orchestra ICO della Magna Grecia che ha già dato vita a quattro concerti, da quest’anno “Chiedo scusa al signor Gaber” si è arricchito della dimensione sinfonica grazie agli inediti arrangiamenti curati da Valter Sivilotti, il raffinato musicista che dirigerà dal podio l’Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto.
Da anni Enzo Iacchetti porta in giro per l’Italia “Chiedo scusa al signor Gaber” per diffondere l’eredità artistica del “Signor G”, suo grande amico e maestro di vita, e per “far sì che chi conosce Gaber non lo dimentichi mai, e chi non lo conosce possa sapere quanto fosse bravo, inimitabile e irraggiungibile”.
“Chiedo scusa al signor Gaber” è molto più di un tradizionale concerto, è un susseguirsi di situazioni al limite dell’assurdo e del non senso: infatti le canzoni vengono stravolte, riscritte e “contaminate” con citazioni e riferimenti alla musica italiana contemporanea, con l’Enzino nazionale che rivisita con particolare ironia il primissimo repertorio di Giorgio Gaber.
È uno show gioioso che ricorda un Gaber allegro, forse all’apparenza meno impegnato, ma nello stesso tempo cinico ed attuale anche nelle sue canzoni da TV in bianco e nero.
Così, nel più autentico stile del “Teatro Canzone” che inventò proprio Gaber, sul palco Enzo Iacchetti “interrompe” da par suo l’esecuzione dei brani e, tra una canzone e un’altra, recita monologhi originali scritti insieme al suo autore Giorgio Centamore.
In quasi due ore di show, in questa inedita versione con le sonorità dell’orchestra sinfonica, “Chiedo scusa al signor Gaber” permette di scoprire un Gaber attualissimo e un Enzo Iacchetti vero animale da palco.
“in “Chiedo scusa al signor Gaber” – ha scritto Mario Luzzatto Fegiz sul Corriere della Sera – Enzo Iacchetti compie la rifondazione del repertorio gaberiano. I brani sono riscritti e farciti da inserti musicali di varie provenienze, da Jovanotti a Zucchero, e tutta la prima produzione di Gaber viene così rivista e – con perizia – arrangiata. Un geniale scempio. Le canzoni diventano un’esilarante Helzapoppin che esplode in “Com’è bella la città”, tormentone a base di Expo in salsa “New York New York”, o in “Barbera e champagne”, in cui irrompe la citazione rap di Jovanotti. L’apice surreale è Porta Romana, che diviene “Porto Romana” e si intreccia con “Vengo anch’io” di Jannacci”.
Il partner culturale e sociale dell’Orchestra della Magna Grecia per la Stagione 2013-2014 è Ubi Banca Carime; la Stagione Concertistica 2014 è sostenuta da Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo, Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, Camera di Commercio di Taranto, Regione Puglia, Provincia di Taranto, Programma Sviluppo Taranto, Confindustria Taranto, Comune di Taranto, Shell Italia E&P S.p.A., I&S Group e Fondazione Oro 6 per il Sociale.
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