L’Associazione Culturale Echo Events diretta da Donato Sasso, dopo la rassegna comica “Risollevante Cabaret Teatro 2014”, torna al teatro Di Cagno di Bari, sabato 17 maggio, con lo spettacolo “Musica ma estro”, uno show che porta alta la bandiera del talento artistico tarantino, scritto dall’attore e autore tarantino Fabiano Marti, i cui protagonisti sono i tre ragazzi di Martina Franca che costituiscono i Tribemolle.
Dal Jazz al rock, dal reggae alla disco, quello proposto dal trio è un viaggio attraverso i generi e le epoche musicali, con un’attenzione particolare ai grandi successi della musica italiana. Nel percorso nulla è lasciato al caso. Ogni raccordo ha un suo perché, ogni ellisse temporale è frutto di un’idea, senza mai dimenticare il divertimento e la leggerezza, che sono il senso della musica e l’anima del teatro brillante.
Domenico Leserri alle percussioni, Vito Caramia alla melodica e Fabio Ancona al katzou, formano un trio vocale-comico che ripropone brani nazionali ed internazionali appartenenti ad ogni genere musicale, in chiave corale. Il tutto, ovviamente, colorito dalla innata e genuina simpatia dettata da un’amicizia decennale che li lega e dando, allo stesso tempo, molta importanza alla musica. Infatti ognuno dei componenti del gruppo vanta esperienze e riconoscimenti di livello nazionale nei generi blues, pop, gospel e soul.
L’incontro tra questi tre cantanti folli, musicisti stralunati e l’autore comico Fabiano Marti ha generato lo spettacolo che i tre proporranno sul palco del “piccolo santuario della risata barese”, dal titolo quanto mai esplicativo, in cui musica e teatro, poesia e comicità, s’intrecciano alla perfezione, creando uno show fuori dal comune, completamente diverso da tutti gli altri.
I tre, a seconda dello stile che interpretano, diventeranno raffinati jazzisti, tremendi rockettari, sballati cantanti reggae, improbabili “fighettini” da Boy Band. Ma gli inconvenienti sono sempre in agguato, ed ecco che il percorso può subire deviazioni non previste, che portano lo spettacolo su strade impervie, strane, talvolta al limite del paradosso.
In circa novanta minuti, “Musica ma estro”, coinvolge lo spettatore in un susseguirsi di emozioni e risate, dove la musica e l’estro sono l’uno al servizio dell’altra.
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