Collocamento di Taranto: ore 10. Entro al collocamento e vedo circa 20 persone in attesa del proprio turno: mi armo di pazienza e prendo un numero per fare la fila. Ho l’A42…peccato che siano solo all’A6. Ci si chiede che fine abbia fatto il personale, data la lentezza dello scorrere dei numeri sul display che segna l’arrivo del proprio turno.
Ore 10,40: un addetto del collocamento pone uno scatolo sul distributore di numeretti, di modo che nessun altro possa prenotarsi per oggi. Mi domando se non debbano avvisare gli avventori con un cartello posto al di fuori del collocamento, di modo che, arrivando troppo tardi, non debbano preoccuparsi di dover parcheggiare, per poi andar via con le pive nel sacco.
Ore 11,30: sono ancora all’A16! Mi annoio tra la polvere di questo posto che sa ormai di antico. Meglio fare conoscenza con qualche altro disperato…
Ore 11,40: chiacchiero amabilmente con un tarantino ormai trasferitosi in Olanda, della quale mi racconta meraviglie. E’ meravigliato anche lui che qui si faccia una così lunga fila, cioè che paghiamo un servizio per essere così mal serviti. E pensare che lui in 15 giorni ha sostenuto 5 colloqui di lavoro, in Olanda!
Ore 12,15: decido di dare un’occhiata agli annunci affissi sulle pareti, ma sono solo lavori di vendita, che giornalmente reperisco su internet (pensavo che qui avrei trovato qualcosa di diverso).
Ore 12,45: la mia vescica urla vendetta e mi vedo costretta ad usufruire del bagno del collocamento…orrore! Mura nere, urina e muffa ovunque, fili elettrici scoperti e buchi nei muri, pulizia, cestino, sapone e carta igienica zero.
Ore 13,10: finalmente il mio turno! Scopro che adesso ci si può prenotare per un colloquio personale, così da poter esporre le proprie qualità a voce. Ok! Mi sembra una bella idea, dato che sul curriculum vitae del collocamento non posso inserire tutti i lavori a nero che ho svolto nella mia vita (la maggior parte, essendo del Sud!). Prendo appuntamento per questo colloquio….quando????Il 13 giugno!!!!Faccio notare che dovrò aspettare 2 mesi, ma è inutile opporsi: tali sono i tempi da aspettare per continuare a dare notizie su di noi, a sconosciuti che probabilmente non ci chiameranno mai neanche per svolgere un lavoro di 2 giorni.
Ore 13,30: recupero la macchina e mi dirigo esausta verso casa, pensando che il collocamento di Taranto, versa nelle esatte condizioni del suo bagno…. Barbara Biasi