Presso il Caffè Letterario “Cibo per la Mente”, in Via Duomo #237, domenica 6 aprile si è inaugurata la personale di arte fotografica “Taranto si Mostra” di GIULIANO DORO, musicista e ingegnere di professione, fotoamatore fortemente legato alla propria terra: Taranto e la sua provincia. La collezione fotografica racconta le bellezze artistico-paesaggistico-archeologiche della Città dei Due Mari e pone l’accento sul circuito della Taranto Sotterranea, recentemente restituita, in parte, ai cittadini e ai turisti.
Nel corso del vernissage della mostra, organizzata dall’Associazione Culturale HERMES ACADEMY Onlus, in collaborazione con IL SALOTTO DELLE MUSE – URBAN LAB, con il patrocinio morale della Provincia e del Comune di Taranto, il curatore della mostra, LUIGI PIGNATELLI, ha definito la fotografia «sintesi dei cinque sensi e braccio operativo del sesto senso, mezzo attraverso il quale il genere umano riesce a vedere, sentire, gustare, toccare, odorare la realtà, squarciando il velo di Maya e generando una visione “altra” di ciò che ci circonda e ci costituisce. La fotografia mostra ciò che si ha dentro, ferma il tempo e cristallizza ciò che l’azione antropica tende a distruggere. Nelle opere esposte la presenza umana non si vede, ma se ne percepiscono gli effetti, poiché la fotografia per Giuliano Doro, per sua stessa ammissione, rappresenta i segni dell’esistenza e la sua produzione ce lo conferma.»
Nel suo intervento, RAIMONDO MUSOLINO, presidente del Circolo Fotografico “Il Castello”, ha affermato di condividere la definizione della fotografia data da Pignatelli e ha aggiunto: «Giuliano è un ragazzo che sta tentando di trovare una sua dimensione fotografica. Anzi, l’ha trovata la sua strada, che è quella del paesaggio. La sua espressione diventa completa e matura attraverso la ricerca del paesaggio. Mi ha colpito molto la ricerca dei colori di questa Taranto Sotteranea, questo mondo così vario e così ricco. La fotografia ci offre la possibilità di vedere oltre. Vediamo oltre! Non fermiamoci!»
La scenografa ELENA CIACCIA ha dichiarato «Sono opere fotografiche molto contemporanee, attente al recupero del paesaggio e a quelle che sono le problematiche del tempo in cui viviamo» e ha associato le immagini all’arte contemporanea di Marcel Duchamp, «dove c’era la ripresa di oggetti realistici, per mostrare quello che c’è sotto il suolo, che credo sia anche il fine di Giuliano. Il contemporaneo apre gli occhi su tanto altro, su tutto ciò che è stato.»
L’allieva dell’Hermes Academy DILETTA COZZOLINO ha poi posto alcune domande a Doro, in merito alla scelta dei suoi soggetti.
Pignatelli ha concluso la presentazione invitando il folto pubblico a cercare una qualità della nostra città, a raccontarla agli amici che a Taranto ci vivono, o che a Taranto non sono mai stati o che da Taranto sono fuggiti: «Facciamo in modo che a Taranto si faccia ritorno, in occasione dei riti della Settimana Santa, che più di ogni altra iniziativa socio-culturale ci riuniscono, o alla riscoperta della Taranto Sotterranea, che ci fa sentire figli della stessa terra, o semplicemente per godere dei sorrisi e degli abbracci che il popolo della Città dei Due Mari sa dispensare, senza nulla pretendere in cambio.»
La selezione musicale di SABRINA MOREA ha, infine, deliziato fino a tarda sera il pubblico, che ha anche avuto modo di gustare l’aperitivo offerto da BARBARA & CLAUDIA LACITIGNOLA, titolari dello splendido Caffè Letterario “Cibo per la Mente”, all’interno del quale la mostra resterà in esposizione fino al 12 aprile.
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