di Enzo Carrozzini
Il romanzo storico come categoria narrativa capace di suscitare emozioni per le vicende dei protagonisti, e, contemporaneamente, erudire i lettori come fascio di luce in grado fendere la nebbia e sollevare la polvere del tempo su eventi di portata storica che, altrimenti, resterebbero nell’ oblio, a solo uso di esperti e cultori della materia. Trattiamo dell’opera meritoria svolta da Vito Antonio Loprieno, con la sua ultima creatura “Il Tredicesimo papiro”, pubblicato da Il Grillo Editore , nel quale l’autore, rievocando l’assedio subito della città di Bari ad opera dei saraceni nell’ anno 1002, ripercorre la storia della città riportata su rotoli di papiro ritrovati e trascritti da un giovane monaco benedettino, attingendo direttamente alle fonti (tramandataci dagli Annales Barenses), che impreziosisce con fantasia rievocando fonti di informazione sovrannaturale, presagi, messaggi indecifrabili, personaggi caratteristici del tempo come pirati ed assassini, nelle more dell’intervento liberatorio dei veneziani.
Se ne parlerà Giovedì 27 Marzo alle 18,30 presso la biblioteca comunale “A .Cafaro” di Adelfia in corso Umberto 119, Loprieno converserà con Vito Mariella, presidente dell’ Associazione Opera, collaboratrice dell’evento. La voce dell’attrice Floriana Uva, rievocherà i passi più avvincenti del romanzo.