Sabato 15 Febbraio, alle ore 18,30, presso L’Eccezione, Cultura e Spettacolo di Puglia Teatro, a Bari, in Via Indipendenza 75, per la stagione artistica di Puglia Teatro, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, dalla Regione Puglia, dall’Università e dal Comune di Bari, dalla SIAD – Società Italiana Autori Drammatici di Roma, si è svolto l’ appuntamento del ciclo di incontri-spettacolo: “Olimpionici di Puglia” a cura di Gianni Antonucci. Questo secondo appuntamento sarà dedicato a “Pietro Lombardi – Lotta greco-romana”.
Pietro Lombardi, olimpionico di Lotta greco-romana nel 1948, fu tra i maggiori lottatori italiani. Nato a Bari il 4 giugno 1922, allievo di Fernando Lapalorcia presso la rinomata palestra “Ginnastica Angiulli”, Lombardi aveva ottenuto i primi successi a cavallo della guerra, ma si era definitivamente imposto all’attenzione dei tecnici con la vittoria riportata nei Gallo (57 kg) agli assoluti milanesi del 1946. Piccolo di statura, armonioso e muscolato, capace di farsi rispettare sia nella Greco-romana che nel più recente Stile libero, Lombardi ha oscillato a lungo tra Mosca e Gallo, optando in vista dei Giochi del 1948 per la categoria inferiore dove contava di poter meglio mettere a frutto la sua rapidità d’azione. Una scelta che si sarebbe rivelata azzeccata.
Malgrado un esordio internazionale poco brillante agli Europei di Praga nella primavera 1947, il ventiseienne Lombardi aveva convinto il CT Luigi Cardinale a inserirlo tra gli 11 lottatori inviati a Londra, agli ordini dell’allenatore Gerolamo Quaglia. Il torneo olimpico dei Mosca (allora al limite dei 52 kg e per la prima volta nel programma a cinque cerchi) si risolse in un trionfo per il piccolo lottatore pugliese che divenne il terzo italiano capace di vincere l’oro olimpico nella lotta dopo Enrico Porro (1908) e Giovanni Gozzi (1932). Nei cinque incontri disputati (uno lo superò per sorteggio), Lombardi ebbe la meglio su tutti gli avversari più accreditati, battendo dapprima il finnico Reino Kangasmaki (terzo), quindi lo svedese Malle Möller (quarto) e infine il turco Kenan Olcay per 3-1.
In seguito Lombardi prese parte anche ai Giochi di Helsinki, ma tornando a combattere nei Gallo per lasciare il posto nei Mosca all’emergente Ignazio Fabra. In Finlandia, mentre Fabra vinceva la prima delle sue due medaglie d’argento, il pugliese dovette contentarsi dell’ottavo posto dopo essere stato eliminato ai quarti. Non ci furono altre occasioni di rivincita. Nel marzo 1954, in un incidente automobilistico Lombardì riportò la frattura di una gamba e del braccio sinistro. Dopo una serie di complessi interventi chirurgici, tornò in attività ma senza riuscire a risalire in tempo per Melbourne, malgrado un secondo bronzo mondiale riportato nel 1955. La sua lunga carriera si concluse alla vigilia dei Giochi di Roma quando, con sua profonda delusione, gli venne preferito Luigi Chinazzo. All’attivo del piccolo lottatore barese anche 11 titoli tricolori nei due stili.
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