di Ester Lucchese
Mi ha appena chiamato mia figlia Eleonora da scuola e mi ha riferito che un’amica è stata investita da un pullman di linea, oggi 28 novembre 2013 alle ore 8,00, ed ora è ricoverata in ospedale. Nel pomeriggio insieme alle sue amiche vorrebbe andare a farle una visita anche se i genitori della ragazza hanno cercato di scoraggiare chiunque cerchi di voler vedere la propria figlia prima dell’intervento in quanto, a causa di una lesione al cranio, devono toglierle il liquido che si è formato all’interno dell’organo. Una preghiera, dunque, per la cara Manuela, travolta sulla via Lecce di San Giorgio Jonico, affinché il suo intervento possa risparmiarle complicazioni. Una considerazione a tale proposito occorre fare . Ci capita spesso di incontrare degli autobus intenti a far scendere o a far salire i passeggeri, non vi è azione più scorretta da parte di un’automobilista di quella di superare un autobus fermo davanti ad una fermata. Non sappiamo in questo caso di chi sia la colpa, bisogna pertanto fare una scrupolosa perizia sulla dinamica dell’incidente. Sta di fatto che nessuno è artefice della propria sfortuna, in questo caso sia la ragazza che colui che le ha provocato il danno fisico non avevano intenzione, in quel momento, di trovarsi a vivere un’esperienza così traumatica sotto ogni punto di vista.
Io, unitamente a tante concittadine e concittadini, mi ero ripromessa, come faccio quotidianamente, che quella di oggi sarebbe stata una giornata speciale, caratterizzata da un andamento regolare e civile. Incredibile invece come può cambiare di colpo il corso della propria vita, anche se bisogna cercare di farsene una ragione quando avvenimenti del tutto imprevisti sembrano disorientarci. Come fare a spiegare ai nostri ragazzi che la vita è un dono prezioso che può essere annientato in un momento? Mi sforzo di non lasciarmi soggiogare dallo sconforto, ed in questi frangenti si fa fatica a trovare la concentrazione. Non devo assecondare questi pensieri ma devo cercare di fare coraggio a chi ci sta a fianco. Davanti a scuola non si fa che parlare dell’incidente, qualcuno è stato addirittura spettatore dell’accaduto, ed ha riferito che, mentre percorreva quel tratto di strada, di fronte aveva un sole accecante che impediva agli automobilisti di vedere davanti. Mi sembra di capire dai loro discorsi che la ragazza nell’attraversare la strada probabilmente non è stata vista dal conducente dell’autobus in movimento che si trovava dietro il pullman fermo, intento a far salire i suoi passeggeri, per la maggior parte studenti. La giovane studentessa ha riportato anche delle ferite su tutto il volto ed adesso è in Terapia Intensiva.
Coraggio Manuela preghiamo perchè tu guarisca e possa ritornare a sorridere spensierata con le persone che ti vogliono bene!