di Maurizio Brunialti*
Con l’approvazione all’unanimità della Delibera N. 2013/00056 del 01/08/2013, la Quinta Circoscrizione(Japigia – Torre a Mare) ha ufficialmente chiesto al Sindaco di Bari e alla Giunta comunale di trasferire l’installazione “Senza titolo”di Jannis Kounellis su una delle aree “target” del PIRP Japigia. Alla suddetta Delibera ha fatto seguito la N.2013/00038 del 05/09/2013, con la quale tutti gli eletti della Nona Circoscrizione (S. Nicola – Murat) hanno dato il loro placet allo spostamento. Due Consigli di quartiere quindi, per di più di diverso colore politico, prendono posizione su una questione che, ormai da mesi, sta facendo discutere la città di Bari e non solo questa.
Ci si potrebbe chiedere: perchè Kounellis a Japigia? Perché trasferire l’opera di un grande artista contemporaneo nel quartiere a sud-est di Bari?
L’iniziativa politica, ossia la conversione dell’ordine del giorno del quale sono estensore e primo firmatario, è maturata nella fase conclusiva di un quinquennio amministrativo non proprio brillantissimo in materia di politiche culturali e non nasconde una concreta, duplice, ambizione: coniugare l’esigenza di collocare adeguatamente un’opera come quella del Maestro greco con quella di valorizzare, grazie all’arte contemporanea, un’area urbana in grande e repentino sviluppo quale quella della cosiddetta “zona Ipercoop” del quartiere Japigia. Un quartiere oggi in piena riqualificazione nella quale – in virtù delle ingenti risorse derivanti dal PIRP 2007 – stiamo assistendo ad un’autentica rivoluzione in termini socio-urbanistici.
Non credo sia necessario in questa sede dilungarmi sull’importanza della ricerca e della produzione artistica di Jannis Kounellis. Pittore e scultore di profilo internazionale, è per molti una leggenda vivente: il suo nome e le sue opere son già presenti in qualsiasi testo di storia dell’arte contemporanea.
Vale la pena, invece, di provare a ripercorrere idealmente l’iter del ragionamento che ci ha condotto ad ipotizzare lo spostamento dell’installazione “senza titolo” di Kounellis in un quartiere popolare come Japigia.
L’opera del Maestro greco venne ubicata a Piazza del Ferrarese in occasione della mostra organizzata al Teatro Margherita dal 15 maggio al 20 settembre2010, invirtù di un’autorizzazione temporanea concessa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Bari, con nota prot. 3510 del del 29/04/2010.
La stessa Soprintendenza, successivamente, ha più volte scritto al Comune di Bari sia per evidenziare (vedi nota prot. 14472 del 11/10/2012) che la scultura di Kounellis ostacola la visuale dell’edificio storico di “Mercato del Pesce”, che per chiedere “la pulitura del pavimento in basole della Piazza del Ferrarese danneggiato dalle colature di ruggine” (vedi nota prot. 8208 del 04/06/2013), sollecitando pertanto l’Amministrazione a “provvedere allo spostamento in altro luogo della città” dell’installazione autorizzata esclusivamente per un periodo limitato.
In un quadro nel contempo tanto complesso e così sfidante, convinti che l’arte pubblica possa rappresentare un’occasione di rilancio delle periferie urbane nell’ottica di un decentramento finora rimasto solo nei programmi elettorali e mai perfezionato nella città capoluogo, è stato naturale immaginare la disponibilità dell’opera di Kounellis come una grande ed irripetibile opportunità per il quartiere.
Come già accennato, con la realizzazione del PIRP, e il relativo investimento di 96 milioni di euro, Japigia in generale e la “zona Ipercoop” in particolare rappresentano un’area in rapida ed eccezionale rigenerazione sotto il profilo urbanistico e sociale.
Considerando l’indiscusso valore artistico dell’intera produzione creativa del maestro greco, esponente internazionale di primo piano della corrente che il critico Germano Celant ha definito “Arte povera”, possiamo interpretare il trasferimento dell’opera di Kounellis quale primo e significativo atto di decentramento culturale in grado di rappresentare simbolicamente la voglia di riscatto di un’ex periferia difficile come Japigia. Nel solco delle ipotesi tracciate dall’Assessore all’Urbanistica del Comune di Bari, Elio Sannicandro, abbiamo quindi, come Consiglio Circoscrizionale, proposto tre possibili destinazioni nell’ambito del PIRP:la Rotatoriasu Via Gentile in corrispondenza della futura sede del Consiglio Regionale, la piazza pubblica in via di realizzazione sul sito dell’ex baraccopoli denominata Case-parcheggio, oppure l’oasi naturalistica prevista fra Via Troisi e Via Suglia secondo il suggestivo progetto (vedi rendering allegato) elaborato dagli architetti Lucivero e Guarino dello Studio MM! e dai paesaggisti Tricarico e Farinelli dello Studio Paz.
Sincretismi. Contaminazioni. Tratti tipici della postmodernità.
Quello fra Kounellis e il quartiere Japigia sarà un matrimonio virtuoso, di cui Arte ed Urbanistica saranno i prestigiosi testimoni di nozze. Siamo sicuri che l’arte contemporanea possa rappresentare uno straordinario linguaggio per descrivere le mutazioni sociali ed un efficace strumento di attivazione del pensiero.
La potenza evocativa dell’opera del Maestro greco ben si sposa col dinamismo del cambiamento che sta investendo il quartiere: l’opera di Jannis Kounellis potrebbe metaforicamente sintetizzare l’idea dell’energia – a stento trattenuta dalla imponente gabbia d’acciaio dell’installazione – di una comunità, quella barese, che da sempre aspira ad assumere un’identità ed un ruolo di rilievo, soprattutto nell’area mediterranea. Rapporto con il mare.
Anche per questo il trasferimento della scultura conferirà al comparto un significativo plus sotto il profilo estetico e culturale, valorizzando ulteriormente l’intera area sulla quale sarà edificatala Nuova Sede della Regione Puglia.
Qualche giorno fa (vedi foto), insieme ad alcuni operatori del settore culturale barese, ho avuto modo di confortarmi con Kounellis sulla delicata questione. Durante l’incontro gli ho esposto le ragioni delle ipotesi formulate ed ho avuto l’impressione che, da parte sua, esiste forte la volontà di riallacciare un dialogo costruttivo col capoluogo pugliese e con la comunità artistica locale. Si è discusso della situazione dell’arte contemporanea a Bari e delle potenzialità di un decentramento effettivo della sua installazione. Ovviamente l’ultima parola spetterà al Maestro che, solo dopo aver verificato la compatibilità con il contesto urbano, sceglierà la nuova (e definitiva) allocazione per la possente struttura di metallo e carbone da lui realizzata a Bari, nel maggio del 2010.
* Sociologo è Capogruppo PD Circoscrizione Japigia-Torre a Mare e Coordinatore barese di AreaDem.