di Ester Lucchese
Si rimane sgomenti di fronte alle notizie più raccapriccianti come la morte inferta ad una persona che svolgeva il proprio lavoro e che credeva in esso assicurandolo con audacia e professionalità.
Nel giro di pochi attimi un essere umano perde la vita perché non è stato preventivamente cautelato. Non è possibile accettare a cuor leggero un episodio così grave che se da un lato scuote le coscienze di ognuno di noi, dall’altro ci fa porre questa domanda, chi potrà colmare l’assenza nel proprio nucleo familiare della figura materna? E sì, perché la dott.ssa era anche sposata con due bambine.
Paola Labriola, psichiatra presso il CIM di Bari, è stata brutalmente accoltellata da un paziente affetto da disturbi psichici di una certa rilevanza a causa della tossicodipendenza, mercoledì 4 settembre. E’ necessario a questo punto accogliere la richiesta di quanti operano nella struttura dell ‘ USL di tutelarsi sotto il profilo della sicurezza. Da quanto apprendo dalle fonti dell’ANSA cronache il Prefetto di Bari, a margine di una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, programmato per affrontare l’emergenza criminalità organizzata, alla luce dei recenti fatti di sangue in città e provincia, renderà note quelle misure cautelative dopo aver discusso circa la vigilanza per le sedi dei centri di salute mentale. (foto: ANSA)
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