A cinque anni dalla prima rappresentazione, la Parrocchia di Carosino unitamente al Comitato Festa Patronale S. Biagio e alle Compagnie Teatrali Carosinesi, ripropongono la visione de: ”San Biagio di Sebaste Patrono di Carosino”. L’occasione è propiziata ancora una volta dalla ricorrenza della proclamazione di San Biagio a patrono di Carosino giunto, quest’anno, al 105° anniversario. L’opera sacra, sc ritta da Floriano Cartanì viene riproposta il 12 agosto prossimo alle 20.30 sul Sagrato della Chiesa Madre di Carosino, nella sua versione originaria, con musiche ed assetto scenico diretti personalmente dall’autore che ne ha curato la regia. Per la stesura di questo dramma sacro, l’autore Floriano Cartanì si è avvalso non solo delle ricerche storiche a suo tempo già effettuate nel libro scritto sull’agiografia del vescovo e martire armeno, ma anche di quelle più recenti appositamente studiate per dare un maggiore realismo all’intera vicenda. Ad esempio alcuni nomi e passaggi di dialogo usati nella rievocazione teatrale riprendono, seppur in maniera romanzata e libera, sonorità e verbalità proprie dei nominativi e dei discorsi riportati nei martirologi più antichi e coevi alla vicenda terrena di San Biagio. L’intera opera ha una struttura abbastanza complessa e risulta essere composta da tre scene le quali racchiudono, al proprio interno altrettanti “quadri storici” recitativi. Le prime hanno una
funzione prodromica e di collegamento con i secondi, che rappresentano il fulcro basilare della narrazione storica. La trama recitativa, fatta quindi dell’alternanza di scene e quadri risulta, inoltre, intervallata a sua volta da musiche appositamente scelte dall’autore per l’occasione, coreografie e giochi di luce. La quarta scena, invece, non ha il relativo “quadro”, in quanto non è recitativa ma solamente coreografica. Il regista Floriano Cartanì ha puntato molto sullo studio approfondito dell’aspetto “nascosto e intimo” della vicenda narrata, rispetto alla “spettacolarizzazione” della stessa, pure questa apprezzata nella passata edizione. Tutti i personaggi interpretati con molto impegno dagli attori, risultano così più fedeli alla sceneggiatura scritta dall’autore e vanno a costituire quasi la traccia di una comunità in cammino, come potrebbe essere quella di Carosino, attualmente sempre più alla ricerca di una fede matura e profonda. Un’occasione da non perdere per godersi la profondità d’animo di questa visione teatrale e portarsi a casa la possibilità di voler riconsiderare il proprio vissuto, alla luce anche della testimonianza di un martire come il Vescovo Biagio di Sebaste Patrono di Carosino.
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