L’anno scorso volemmo partecipare il ricordo della strage di Ustica di cui a ore si celebrerà il 33° anniversario. Non esiste alchimia di parole che non sia stata pronunciata e scritta in argomento, c’è solo un rinnovarsi di sgomento per noi, per tutti coloro che appresero quella tragica notizia, e man mano tutte le vicende del processo. La strage del dc9 ‘ Itavia abbattuto nei cieli di Ustica la sera del 27 Giugno 1980 non ha colpevoli. Troppi omissis coperti dal segreto di Stato. Troppe promesse vane espresse dai vari Governi succedutisi nel corso degli anni, affinché i familiari delle vittime potessero almeno dare un senso alla loro sofferenza. Perché si sa, per chi non l’ ha subito direttamente, il 27 Giugno è una delle tante date tragiche che dona l’opportunità di rivalutare il senso di essere cittadini di un Paese libero e sentire una violenza subita ingiustamente come vulnus collettivo. Ma i familiari? I familiari che rinnovano quotidianamente il dolore della perdita dei propri cari ogni qualvolta riaprono le ciglia al giorno, che cosa possono trarre da questa esperienza? Inenarrabile solitudine, strette di mano, solidarietà collettive, finte partecipazioni di uomini politici all’insegna del “Nulla resterà di intentato per la scoperta della verità…..” .. Un’altro anno scorre, e noi qui, per quanto ne avremo, anche noi a chiedere verità…. www.stragediustica.info
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