di Serena Verga
“Moreno è la novità” dice Fabri Fibra in una canzone del giovane rapper genovese. Il 24enne, Moreno Donadoni, conquista il pubblico di Amici in soli tre mesi circa, aggiudicandosi la coppa che lo decreta vincitore assoluto di questa dodicesima edizione.
Il ragazzo dal sorriso buono, con la sua educazione e la sua capacità di scrittura ed improvvisazione in svariati freestyle, è riuscito ad arrivare al cuore di molti. Non sono mancate le polemiche e le intrusioni nel suo fan club ufficiale da parte di alcuni suoi “rivali”, ma Moreno ha continuato sempre ad essere se stesso e a raccontarsi attraverso la musica rap, senza mai sbagliare un colpo.
Energia. Ottima presenza scenica. Simpatia. Dolcezza. Animo gentile. Abilità senza pari nel giocare con le parole e i suoni, talvolta commuovendo, ma senza mai tralasciare il divertimento. Un venditore di allegria. Un ragazzo semplice che sa come farsi voler bene da grandi e piccini.
Nella finale, Moreno è riuscito, ancora una volta, a trasformare lo studio del talent show in un vero e proprio stadio. Persino i tecnici audio del programma non hanno resistito al suo ritmo e al suo forte coinvolgimento musicale: si sono catapultati sul palco, alle sue spalle, ballando e cantando a squarciagola il ritornello di “Sapore d’estate”: una scena mai vista prima in tv, dopo dodici anni di Amici! Esibizione sperimentale apprezzata dal pubblico, quella con la soprano Daniela Dessì sulle note della tanto amata “O sole mio“: un’insolita fusione tra il rap e il bel canto, in cui Moreno regala una parte della sua storia al pubblico, raccontandosi.
“Stecca”, il suo album d’esordio con 10 pezzi scritti da lui, è un grande successo, primo in classifica nelle vendite e il più scaricato su iTunes.
Così Moreno vince Amici sfoggiando il suo solito sorriso gentile, stringendo tra le mani, oltre la coppa e 150.000 euro, anche il Premio della Critica da parte della Stampa.
Il piccolo grande rapper genovese, di origini napoletane, ha portato proprio “confusione” nel mondo della Musica e del Rap italiano. Un vulcano di parole in disordine.
? ? « […] è quasi come dopo una BOMBA! » ? ?
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