di Enzo Carrozzini
Costituzione Italiana
Art 1 L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art 36 Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
Festa del lavoro senza gioia. Tre Milioni di disoccupati, imprenditori e lavoratori che si suicidano, una classe politica ancora presa nei minuetti dei propri privilegi, dei calcoli elettorali ed egoismi di parte. Viviamo in un paese in cui tanti sazi non credono ai digiuni. Con tutto il rispetto per la manifestazione nazionale dei sindacati, che quest’anno si sta svolgendo a Perugia , riteniamo dovesse tenersi a Taranto, cuore del problema nazionale laddove ai rischi della deindustrializzazione si uniscono quelli altrettanto importanti legati alla salvaguardia della salute.
Oggi celebriamo il 46 anniversario della strage di Portella della Ginestra perpetuata dai banditi di Salvatore Giuliano sul popolo siciliano. Un popolo che rivendicava lavoro e terra verso un latifondismo feudale ben difeso da uno Stato troppo distante dai bisogni della povera gente. Allora come oggi…. Il valore del lavoro non si misura a colpi di speculazioni finanziarie, o con la salvaguardia di Istituzioni finanziarie dedite più al loro conto utili, come è avvenuto in questo ultimo anno, è bene che l’attuale compagine governativa ne tenga conto, il popolo non può più attendere. Un piano straordinario per il lavoro è la priorità di un Governo che davvero voglia fare il bene del Paese, se ne ricordino antichi e nuovi demagoghi.
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