Di Enzo Carrozzini
Le ultime tre settimane hanno mutato radicalmente il corso politico uscito già disastrato dalle consultazioni del Febbraio scorso. Il vincitore senza vittoria delle elezioni, capo della coalizione del centro sinistra Pierluigi Bersani, non è più segretario del Pd avendo rassegnato le dimissioni per la doppia sconfessione subita dai suoi stessi deputati nel corso delle votazioni per la nomina del Presidente della Repubblica, in occasione delle quali due personalità del calibro di Franco Marini e Romano Prodi sono state bruciate. Meno scontata la prima, ma bruciante la seconda, perché concordata coi Parlamentari Pd all’unanimità anche in considerazione del rilievo di Romano Prodi, considerato il Padre dell’Ulivo, salvo poi farla venir meno nel segreto dei catafalchi da parte di 101 di essi. Troppo anche per una persona caparbia come Bersani. L’ulteriore stallo sulla nomina del Capo dello Stato in aggiunta alla instabilità dovuta alla mancata formazione del Governo, ha convinto le forze politiche nel chiedere un ulteriore impegno al presidente uscente Giorgio Napolitano di accettare lo sforzo di affrontare, nonostante la sua veneranda età (86 anni), un altro settennato al Quirinale.
Il capo dello Stato fautore di un Governo di larghe intese ha verificato presso le forze che sostenevano il Governo Monti (Pd-Pdl-Lista Civica) la possibilità di dare vita ad un nuovo Governo capace di tranquillizzare i nostri partner europei e nello stesso tempo affrontare gli spinosi problemi di natura sociale che il Paese sta vivendo a causa delle sue condizioni economico-finanziarie. Giorgio Napolitano ha individuato nella persona di Enrico Letta (vice segretario del Pd) l’uomo in grado di guidare il Paese in quella che ci auguriamo sia la parte finale del periodo di transizione iniziato con Tangentopoli ventuno anni orsono. Il Governo è formato da 21Ministri, ha il pregio di annoverare la maggior componente femminile di sempre con 7 donne, e un insieme di personalitá tecnico politiche, con l’età media più bassa (53 anni). La Nostra regione è rappresentata da tre personalità di spessore come Massimo Bray,(PartitoDemocratico,già direttore editoriale dell’enciclopedia Treccani, e Presidente della fondazione Notte della Taranta), nominato ministro della cultura; Mario Mauro (Lista civica), Ministro della Difesa; e il Professor Gaetano Quagliariello, nominato ministro per le Riforme Istituzionali. Segue la lista completa della,Componente Governativa:
Presidente del Consiglio dei Ministri: Enrico Letta
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Segretario del Consiglio dei Ministri: Filippo Patroni Griffi
Vice Presidente e Ministro dell’interno: Angelino Alfano
Ministri senza portafoglio
Affari europei: Enzo Moavero Milanesi
Affari regionali e autonomie : Graziano Delrio
Coesione Territoriale: Carlo Trigilia
Rapporti con il Parlamento e coordinamento attività di Governo: Dario Franceschini
Riforme costituzionali: Gaetano Quagliariello
Integrazione: Cécile Kyenge
Pari opportunità, sport e politche giovanili: Josefa Idem
Pubblica amministrazione e semplificazione: Giampiero D’Alia
Ministri con portafoglio
Affari esteri: Emma Bonino
Giustizia: Annamaria Cancellieri
Difesa: Mario Mauro
Economia e Finanze: Fabrizio Saccomanni
Sviluppo Economico: Flavio Zanonato
Infrastrutture e trasporti : Maurizio Lupi
Politiche Agricole: Nunzia Di Girolamo
Ambiente, tutela del territorio e mare: Andrea Orlando
Lavoro: Enrico Giovannini
Istruzione: Maria Chiara Carrozza
Beni culturali e turismo: Massimo Brai
Salute: Beatrice Lorenzin
Il momento particolare ha spinto le forze politiche diverse per cultura e posizionamento nel ritentare un periodo di convivenza, consapevoli che le condizioni del paese non consentono ulteriori perdite di tempo. Cittadini e imprese attendono provvedimenti volti a mitigare le condizioni di default economico e sociale che causano quotidianamente chiusure di attività economiche , licenziamenti, suicidi, e gesti sconsiderati come quello avvenuto stamani a Roma in Piazza Colonna innanzi alla sede del Governo, nel corso del quale due carabinieri sono stati feriti. Altra cogentepriorità è la creazione di una nuova Legge che definisca chiaramente una coalizione vincente in grado di governare, atteso che quella vigente ha determinato le condizioni di instabilità in ragione delle quali proprio stamani si è varato il Governo. La compagine guidata da Enrico Letta ,abbiamo motivo di ritenere , farà un buon lavoro fino a quando gli interessi di parte non saranno particolarmente toccati. Il passato ci dona degli esempi, laddove una forza politica per biechi interessi di parte ha fatto mancare l’appoggio ad un governo, provocandone la crisi ed elezioni alfine di passare all’incasso della competizione, ma questa volta i signori al governo e maggioranza che li sostiene dovranno valutare bene le proprie azioni, gli italiani hanno già manifestato il loro scontento facendo diventare M5s la terza forza politica del Paese. Non è più tempo di inconcludenze, e i nostri connazionali col voto di Febbraio hanno già rotto il ghiaccio….
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