Di Serena Verga
Quest’anno il tradizionale appuntamento romano del 1° maggio, che da anni vede l’alternarsi di vari artisti sul palco di Piazza San Giovanni, sembrerà sdoppiarsi per approdare anche nella Città di Taranto. Il comitato locale dei “Cittadini e lavoratori liberi e pensanti” dedicherà l’intera giornata del 1° maggio ai lavoratori e al problema della precarietà, come anche all’ambiente, alla salute, alla cultura, facendo luce sui diritti negati. Infatti “SI’ AI DIRITTI, NO AI RICATTI!” sarà il motto della giornata tarantina che vedrà il Parco Archeologico delle Mura Greche, dalle 10 del mattino sino a mezzanotte circa, rianimarsi a colpi di note, senza mai dimenticare il vero motivo della manifestazione. Tanti i movimenti e le associazioni che hanno sposato questa iniziativa.
Un primo maggio alternativo tra laboratori e giochi per bambini, proiezioni, installazioni, autoproduzioni musicali artigianali. E come dicevamo prima, anche e naturalmente musica. Tra i vari artisti locali che hanno aderito alla manifestazione gratuitamente spiccano anche grandi nomi della musica italiana, come Fiorella Mannoia, Luca Barbarossa e Francesco Baccini, i quali hanno preferito aderire alla manifestazione della sofferente Taranto che salire sul palco di Piazza San Giovanni a Roma.
Michele Riondino, attore famoso a livello nazionale, tarantino doc, è il portavoce del comitato dei “liberi e pensanti” e desidera ardentemente che le sue parole e quelle di tanti altri possano essere ascoltate dai rappresentanti politici, ormai finti sordi da lungo tempo: “ […] La nostra sarà una piattaforma dove discutere. […] Di Ilva certo, ma non solo: di Mezzogiorno, ovunque il territorio sia stato violentato in nome di qualsivoglia logica industriale” (fonti: Quotidiano di Puglia e Corriere della Sera).
Taranto sembra stanca. Stanca di aspettare un cambiamento. Stanca di sperare. Stanca di non essere ascoltata. Stanca di sognare un futuro che non c’è. Rivuole i suoi colori, affinché venga rivalutato il suo aspetto storico-culturale, il suo clima mite, la sua vegetazione, i suoi due mari, per ritornare ad essere, come diceva Orazio, “quell’angolo di mondo” che “più d’ogni altro allieta”. Un angolo di mondo senza proteste, senza dibattiti, senza le strade piene di volti tristi che sognano una Taranto libera.
Metti “Mi Piace” sulla pagina del Giornale Armonia >>>>> www.facebook.com/GiornaleArmonia
Segnala questo articolo su Facebook Twitter e Google ;